Trasporti, De Blasi: “Il Salento merita rispetto”
LECCE – I numeri del turismo salentino in primis, ma anche l’eccellenza di moltissime attività produttive apprezzate fuori dai confini territoriali nonostante le carenze infrastrutturali meritano rispetto. Il che significa progetti sul tavolo e date di cantierizzazione lavori. Non solo alta velocità ma la revisione dell’intero sistema trasporti locale”. Il consigliere regionale della Lega Puglia, Gianfranco De Blasi, interviene dopo la notizia del parere positivo della Commissione Trasporti della Camera al Documenti strategico della mobilità ferroviaria elaborato dal Ministero. Documento che per la Puglia prevedeva nel testo originario la velocizzazione della linea Bari- Taranto e il collegamento tra il porto di Taranto e l’aeroporto, e all’interno del quale (prima del via libera) sono state inserite le osservazioni in merito alla richiesta di valutare l’estensione della linea ad Alta velocità sulla dorsale Adriatica fino a Lecce.
“Ricordo che solo pochi mesi fa – sottolinea De Blasi – l’attuale Commissario straordinario Roberto Pagone (all’epoca responsabile della Direzione Investimenti Area Sud di Rete Ferroviaria Italiana) annunciava entro il 2023 il primo lotto di lavori per il collegamento diretto Napoli-Bari e un successivo secondo lotto riguardante la direttrice Adriatica Bologna-Lecce. Collegamenti più veloci entro il 2026, aveva detto in un’intervista. Quello che il territorio chiede, dopo decenni di promesse non mantenute e annunci puntualmente disattesi, sono progetti finanziati con crono programmi certi. Questo per quel che riguarda gli impegno del Governo nazionale. Il Salento registra però carenze nell’intero sistema trasporti anche locale, con responsabilità precise del governo regionale: il sistema di collegamenti è a dir poco obsoleto, inadeguato, con stazioni ferroviarie e treni non degni del terzo millennio e di un territorio che invece ha fatto del paesaggio, della bellezza, delle tradizioni e della capacità di innovarsi offrendo eccellenza la sua forza trainante in termini economici. Si tratta quindi di offrire agli studenti e ai lavoratori pendolari in primis servizi di collegamento all’altezza ma anche ai turisti la possibilità di raggiungere le diverse località turistiche lontane dal capoluogo di provincia. Perché se è vero che l’Italia non finisce a Bari è altrettanto vero, e va rimarcato, che il Salento non è circoscritto alla città di Lecce. Ci sono centinaia di attività turistiche e produttive anche a 100 chilometri dalla città capoluogo e raggiungerle, soprattutto per chi non è del luogo, richiede a volte un atto di coraggio: penso a Leuca, a Salve e le sue marine, l’entroterra della Grecìa e il nord Salento con le sue cantine. Chiedo quindi al presidente Emiliano di impegnarsi per ottenere risposte da Roma sull’alta velocità fino a Lecce ma anche di dare risposte sugli investimenti e i progetti per il trasporto locale”