LECCE – Nessuna proroga, nessuna stabilizzazione e neppure la mobilità interna. Dopo un mese di battaglie, agli operatori sanitari precari hanno scelto di manifestare disappunto e disagio scendendo in strada. Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl, Fsi-Usae, Fials e NurSind hanno indetto questa mattina una manifestazione unitaria del personale precario della Asl di Lecce: infermieri, tecnici ed Oss si sono riuniti in sit-in davanti all’ingresso della Prefettura.
Dopo la manifestazione del 4 gennaio, sindacati e lavoratori hanno incontrato più volte i dirigenti della Asl, ottenendo promesse non mantenute. In tutta la Asl di Lecce sono circa 700 i lavoratori (di vari profili professionali) che vivono nel limbo del precariato. A distanza di un mese tornano a protestare pubblicamente, sulla base di una piattaforma rivendicativa composta da tre punti principali. Innanzitutto la mancata proroga dei contratti a tutto il personale precario fino al 31 dicembre 2022: una misura necessaria per far fronte alle esigenze della sanità pubblica durante la fase pandemica. Misura tra l’altro che era stata concordata a seguito della manifestazione del 4 gennaio, viste anche le possibilità offerte dalla Legge di Stabilità. In secondo luogo i sindacati chiedono l’avvio delle procedure ricognizione ai fini della stabilizzazione, come previsto dalla normativa in vigore. Infine chiedono il lancio di un avviso pubblico per l’immissione prioritaria in ruolo del personale proveniente da altre amministrazioni, in posizioni di comando o di assegnazione temporanea.
“Ci rimettiamo alla sensibilità da sempre mostrata dal Prefetto sui temi che riguardano la salute e il lavoro, chiedendo un suo autorevole intervento presso gli organi regionali e locali, affinché trovino una soluzione adeguata alla vertenza, tanto per i lavoratori quanto per i pazienti della Asl di Lecce”, scrivono i segretari territoriali delle sei sigle sindacali in una lettera inviata, oltreché al Prefetto, anche al presidente ed assessore regionale alla Salute, Michele Emiliano, al direttore del Dipartimento Salute della Regione ed al direttore generale della Asl di Lecce.
Foto e video a cura di Annamaria Niccoli