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Undici milioni di abitanti a rischio povertà, i numeri della crisi economica 

Quella del Covid 19 entrerà nei libri di storia non solo come crisi sanitaria e medica, con un virus sconosciuto che ha seminato vittime, con le terapie intensive al collasso e con tanti malati con effetti di media e lugna durata. Quella legata al Coronavirus finirà nei manuali anche come crisi sociale, economica, finanziaria. L’ultima goccia, forse, di una società in cui i poveri continuano a diventare sempre più poveri.

Sono questi i calcoli effettuati dal Centro Studi di Unimpresa, che avevano come obiettivo studiare il numero di italiani in difficoltà. Guardando solo al 2021 si legge infatti la quota di 11 milioni di abitanti a rischio povertà e tra questi sono 4 milioni i disoccupati, con 6,7 milioni di lavoratori ma comunque in situazioni instabili o deboli dal punto di vista finanziario. Il dato parla anche di più di 1,5 milioni di individui in più rispetto alla rilevazione del 2015, con una crescita inquietante del 15%, la cui colpa è tutta da addossare al Covid 19.

“Nel pieno alla pandemia globale, il Covid ha messo in evidenza che, di fronte alle tragedie e ai disastri, si deve reagire sempre, da un lato cercando di non fermare mai l’attività d’impresa, perché il motore dell’economia è essenziale per la vita dei cittadini, dall’altro pensando sistematicamente alla solidarietà verso i più deboli” ha spiegato così Paolo Longobardi, presidente onorario di Unimpresa.

E tra i settori economici che sono stati più colpiti in Italia c’è senza dubbio il settore del gioco legale, un comparto che offre occupazione e lavoro a migliaia di professionisti e che si è ritrovato letteralmente fermo per oltre un anno. Un recente studio di settore pubblicato da Giochidislots, svolta proprio per capire l’andamento dell’industria del gioco in Europa, ha fatto emergere che l’Italia è stato il paese più colpito dalla pandemia, mentre paesi come Croazia, Paesi Bassi, Polonia e Slovenia hanno visto addirittura crescere i loro profitti. Sulla stessa scia del nostro paese si collocano invece paesi come il Portogallo, l’Irlanda e la Bulgaria. Paesi in cui solo il gioco online ha permesso di salvare il salvabile.

“Gli ultimi anni sono stati molto difficili per il nostro Paese, come per il resto del mondo. Mi riferisco alla pandemia e alla crisi economica, che hanno colpito soprattutto i più deboli. Ma, in questi mesi, l’Italia ha dimostrato, ancora una volta, di saper reagire alle crisi più dure con coraggio, determinazione, unità”. Così il Presidente del Consiglio Mario Draghi. Ma per reagire veramente serve ancora tempo. E una mano ulteriore dalla politica.