LECCE – Ha 29 anni e ha origini senegalesi l’uomo che avrebbe aggredito il madonnaro Leonardo Vitale lo scorso 7 ottobre a Lecce.
In un’ indagine condotta davvero in pochissimo tempo gli inquirenti sono risaliti al presunto colpevole della morte dell’artista di origini oritane, che da tempo si recava a Lecce per dipingere le vie principali del capoluogo salentino.
Il ragazzo aveva incrociato Vitale in un Kebab nei pressi della stazione ferroviaria di Lecce, dove questi si era fermato per comprare qualcosa da mangiare. Il senegalese aveva notato la grossa somma di denaro che il 69enne aveva nel portafoglio, nel momento in cui il pittore lo aveva aperto per pagare.
Sarebbe stato proprio questo a spingere il senegalese a seguire il madonnaro in Via Don Bosco dove lo avrebbe aggredito cercando di rapinarlo di quello che aveva con sé, compresi gli attrezzi da lavoro e il cellulare. Il malfattore, purtroppo, sarebbe riuscito nel suo intento, lasciando a terra esanime l’artista, che nel cercare di difendersi, molto probabilmente, è caduto sbattendo la testa sull’asfalto. A nulla sono serviti il ricovero e l’intervento chirurgico a cui Vitale è stato sottoposto presso l’Ospedale Vito Fazzi di Lecce dove è stato trasportato d’urgenza con il capo sanguinante. L’uomo, dopo essere entrato in coma, è spirato nel giro di pochi giorni.
Già nella serata di ieri la polizia della Questura di Lecce aveva fermato il rapinatore sottoponendolo all’interrogatorio di rito, al termine del quale è stato trasportato nel carcere di Borgo San Nicola.