“Ora con il Green Pass la cultura non deve fermarsi più”
TARANTO – Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, anche oggi a Taranto per il Medimex, l’International Festival & Music Conference promosso da Puglia Sounds, programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale regionale attuato dal Teatro Pubblico Pugliese.
Dopo aver inaugurato ieri la mostra ‘Kevin Cummins: Joy Division and Beyond’ al Museo MarTA, il Presidente Emiliano questa mattina ha partecipato, nella sede dell’Università, al talk ‘Ouverture: la musica ricomincia in sicurezza. Teatri, Cinema, Club al lavoro lo spettacolo’, realizzato dal Medimex in collaborazione con Distretto Puglia Creativa, AFO6 e INAIL.
Sono intervenuti, moderati da Ernesto Assante, anche Massimo Bray (Assessore alla Cultura, Tutela e Sviluppo delle Imprese Culturali, Turismo, Sviluppo e Impresa Turistica, Regione Puglia), Pier Luigi Lopalco (Assessore alla Sanità e Benessere animale, Regione Puglia), il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, Rita Zappador (Modus in Rebus), Claudio Trotta (Barley Arts/Slow Music), Federico Rasetti (KeepOn Live), Vincenzo Bellini (Distretto Puglia Creativa), Gianni Raimondi (AFO6), Lorenzo Cipriani (INAIL PUGLIA).
Un confronto tra istituzioni, network e organizzatori sulla ripartenza dopo le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria che hanno messo a dura prova il comparto. È stata un’occasione per discutere delle prospettive del settore e delle norme che saranno fondamentali per la ripresa e il rilancio della musica, e dello spettacolo dal vivo, in Italia.
“Oggi a Taranto – ha commentato Emiliano a margine – si è tenuto un dibattito molto importante con alcuni dei maggiori operatori culturali italiani. Il decreto sul Green pass che obbliga sostanzialmente all’esibizione del pass verde in tutti i luoghi di lavoro, pubblici e privati, consente a questo punto l’estensione di questo sistema anche a tutto il mondo della cultura.
È possibile, dal mio punto di vista, riaprire alle stesse condizioni tutti quei luoghi che oggi hanno una fruibilità impedita o fortemente limitata al punto da non garantire più l’economicità della gestione. E quindi bisognerebbe valutare, come avviene negli ospedali, se in casi del genere, oltre al Green Pass, non sia necessario per entrare in un teatro, per partecipare ad una mostra o entrare in un museo, anche una ulteriore cautela, che volta per volta potrà essere stabilità dal gestore del luogo o dalle autorità sanitarie del luogo in coordinamento, sulla base della situazione epidemiologica.
Insomma, non c’è più motivo di tenere il mondo della cultura italiana differenziato dagli altri luoghi di lavoro, dalle scuole, dai tanti altri sistemi che si stanno riavviando. Abbiamo bisogno della cultura, perché una pandemia è anche un grande rischio per la democrazia e per l’equilibrio interiore di ciascuno. Solo la cultura può aiutarci a riprendere questo spirito critico, questa obiettività di sguardo che è necessaria per uscire dalla pandemia non solo da un punto di vista sanitario, ma anche da un punto di vista interiore e politico”.