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Simone Annicchiarico e papà Walter Chiari: “Essere figlio di può essere un boomerang”

LECCE – Suo padre ne sarebbe orgoglioso. Perché Simone Annicchiarico, figlio del grande Walter Chiari, ha tutte le stimmate della persona perbene: solare, estroverso, poetico, innamorato della vita e dei suoi cambiamenti. L’insostenibile (e per certi versi ineluttabile) pesantezza dell’essere “figlio di” è stata sapientemente attenuata, se non anestetizzata, dalla sua evidente personalità, dalla capacità di sorridere e sorvolare sulle traversie e sulle gioie quotidiane. Lo abbiamo incontrato alla Tipografia del Commercio, un luogo dove la storia delle tradizioni leccesi e non solo trovano casa. Felice di essere stato accolto in questa città capace di abbracciare e di regalare emozioni. L’occasione è stata la presentazione de “Il giovedì”, un film di Dino Risi con papà Walter grande protagonista, proiettato nell’ambito dell’evento Lù Mière. “Mi piace molto parlare di mio padre in posti ‘raccolti’ – spiega Annicchiarico – perché naturalmente si viene a creare una osmosi con la gente. Non sarà famoso come “Il sorpasso” ma questo film rappresenta uno spaccato che descrive bene il rapporto tra padre e figlio e per questo può essere tranquillamente collocato in qualsiasi epoca”.

L’ombra, rassicurante e ammaliante di Walter Chiari, è sempre presente. “Essere figlio di all’inizio ti aiuta ad aprire tante porte – ammette Annicchiarico – ma può anche rivelarsi un boomerang, Non solo perché ci si mette in gioco (“non si conosce appieno il proprio valore”) ma anche perché le aspettative da parte del pubblico sono alte. E i paragoni rischiano di essere poco obiettivi.

Il suo percorso professionale è costellato di apparizioni e conduzioni televisive, salvo qualche breve incursione cinematografica. “E’ stato tutto frutto di una casualità”, continua a ripetere candidamente ma ovviamente ci ha messo del suo. E i cromosomi paterni (e materni, visto che è figlio anche dell’attrice e cantante Alida Chelli) hanno fatto il resto. “Galeotta” fu un’intervista rilasciata alla Rai grazie alla quale Simone è salito alla ribalta. In particolare è emersa la sua capacità di entrare in sintonia con il pubblico, di riuscire ad avere un impatto comunicato forte e genuino allo stesso tempo, di cogliere sfumature significative del suo rapporto con papà Walter e della sua voglia di governare i cambiamenti e di lasciarsi sorprendere ogni giorno dalle bellezza della vita.

Non poteva mancare un messaggio ai leccesi. “Gente straordinaria, tornare in questi posti è come tornare a casa”. Arrivederci Simone!