Di Mariano e Gargiulo hanno fame di Lecce. «Qui per dare il massimo»
Dinamismo e grinta. Con queste due parole si possono sintetizzare le presentazioni di Francesco Di Mariano e Mario Gargiulo, due degli ultimi acquisti del Lecce. Quelli che servivano per dare un aiuto sostanziale a Coda in fase offensiva. E’ stato il direttore sportivo Stefano Trinchera a fare gli onori di casa.
Per l’esterno offensivo, prelevato dal Venezia, si tratta di un ritorno visto che è cresciuto nel settore giovanile giallorosso. L’attaccante dovrà fornire imprevedibilità e fantasia sulla corsia mancina per provare ad accendere un reparto irriconoscibile nelle prime due giornate di campionato.
«Torno a fare il ruolo che più mi è congeniale.» Così dice Di Mariano. «A Venezia ho giocato due anni fa come seconda punta e ho fatto diversi gol, ma preferisco giocare sull’out mancino. Baroni non mi ha chiesto cose particolari che esulino da quello che è il ruolo.»
Di Mariano ha preso il numero 10, una maglia pesante e che riempie di responsabilità l’attaccante. «Qui a Lecce ho avuto sempre questo numero e, quando ho visto che era libera quella maglia, ho capito che era destino che dovessi indossarla io. Vorrei divenire una bandiera di questo club. Appena mi è stata prospettata questa destinazione, ho deciso che sarei andato via da Venezia solo per tornare qui, anche lasciando la Serie A. Ringrazio infatti il direttore Trinchera per avermi voluto e tutto il club. Sono emozioni uniche quelle di rientrare in questo stadio e giocare con questa maglia.»
Di Mariano lo scorso anno ha vinto il campionato cadetto con i lagunari e si porta dietro un bel bagaglio di esperienza accumulata in questo percorso trionfante. «Lo scorso anno c’erano diverse squadre più forti del Venezia. La differenza l’ha fatta il gruppo perché si possono avere individualità in rosa meritevoli anche della Champions, ma se non si ha lo spirito di coesione, è difficile vincere.»
Chi ha dovuto abbandonare i sogni di promozione proprio nella finale contro la squadra veneziana è stato Mario Gargiulo, che giunge nel Salento dal Cittadella. L’ultimo acquisto, presentato da Trinchera, arriva a Lecce per sostituire Henderson, ma ha nel suo dna più propensione dello scozzese nel segnare. Sarà lui a dover inserirsi negli spazi per creare pericolosità nel cuore delle difese avversarie e provare a dare una mano a Coda.
Gargiulo ha fatto tanta gavetta e per lui Lecce è il coronamento di un sogno dopo tanto lavoro. «Sono napoletano, ma son cresciuto nelle giovanili del Brescia. Sin da ragazzino ho dovuto dimostrare di valere, altrimenti il club lombardo mi avrebbe rimandato al sud. Ho voglia di far bene in una piazza ambiziosa e con tifosi meravigliosi. Devo confessare che non mi sarei aspettato di giungere qui in questo momento della mia carriera ed è per questo che voglio ripagare la fiducia del mister che mi ha fatto sentire subito importante.»
Gargiulo nel Cittadella si è saputo conquistare spazio in squadra gara dopo gara ed è finalmente quel calciatore che mancava in rosa, cioè motivato a lottare per fare in modo che Lecce sia il trampolino di lancio della sua carriera. «Mi farò trovare sempre pronto. Lo scorso anno entravo spesso a gara in corso, ma ho fatto capire che meritavo di giocare in B. Non mi piace descrivermi, quello che posso assicurare è che darò tutto per questa maglia.»
L’ultima considerazione del centrocampista è per i prossimi avversari del Lecce, quel Benevento che ieri sera ha dominato nella sua Napoli in amichevole, vincendo per 5 a 1. «Abbiamo visto la partita di ieri. Il Benevento è un avversario tosto e sarà una sfida difficile. Noi però dobbiamo guardare solo noi stessi, dare il massimo e sono sicuro che così arriveranno i risultati.»