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Festival Giornalisti del Mediterraneo, premio alla memoria per Renato Moro

OTRANTO – La tredicesima edizione del Festival Giornalisti del Mediterraneo, in programma dall’1 al 4 settembre nella suggestione “lunare” di Largo Alfonsina a Otranto, sarà di quelle che lasciano il segno. Ricchissimo infatti l’elenco di occasioni di riflessione e di ospiti che animeranno la kermesse, ideata dal giornalista Tommaso Forte e promossa dall’associazione “Terre del Mediterraneo” in partnership con il Comune di Otranto.

Diritti umani violati e stragi silenziose di intere etnie, conflitto israelo-palestinese, economia blu, inquinamento,la mai troppo sottolineata questione della legalità e molto altro ancora: di questo e di molto altro si discuterà infatti una delle capitali più affascinanti del bacino del Mediterraneo. E a fare il punto su ciò che bolle in pentola nel dibattito internazionale, come di consueto, i nomi più importanti del giornalismo, della politica, della cultura europea. Tra questi, a raccontare storie capaci di offrire grandi spunti di riflessione, anche Cuno Jakob Tarfusser, oggi sostituto procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Milano e già giudice della Corte Penale Internazionale, tribunale competente a giudicare gli autori di crimini contro l’umanità, guerra, di genocidio e di aggressione; Irvin Mujcic, profugo di guerra e fondatore dell’associazione-progetto “Srebrenica – City of Hope”.

Ma tra gli ospiti più prestigiosi di quest’edizione del Festival, nel trentennale dell’esodo “biblico” degli albanesi in fuga dalla guerra e dalla miseria verso le coste pugliesi, va annoverato certamente Edi Rama. Il premier del Paese delle Aquile sarà infatti a Otranto il 3 settembre per un incontro istituzionale e per ricordare nel pomeriggio, con una cerimonia ufficiale che si terrà nel porto della cittadina adriatica, le vittime della nave “Katër i Radës”, naufragata il 28 marzo 1997 nelle acque otrantine: un modo per rinsaldare i già strettissimi rapporti tra due popoli affacciati sullo stesso mare.

Degno di nota anche il parterre dei professionisti dell’informazione che riceveranno il premio “Caravella del Mediterraneo”,  riconoscimento che rappresenta l’incrocio dei mari e delle culture del Mediterraneo e l’anima stessa di Otranto, crocevia millenario di scambi culturali, religiosi e sociali tra Oriente ed Occidente. E che quest’anno verrà assegnato nella serata del 4 settembre a Francesca Fagnani, conduttrice di “Belve” (Raidue); Giuseppe De Bellis, direttore di Sky Tg24; Sigfrido Ranucci, conduttore di “Report” (Raitre); Gaia Tortora, vicedirettore TGLa7; Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Catanzaro; Maria Badalamenti, vittima di mafia; Noemi Di Segni, presidente della Comunità ebraica italiana. Un Premio “Caravella” alla memoria di Dafne Caruana Galizia, la giornalista e blogger uccisa nel 2017 dalla mafia maltese in un attentato dinamitardo. Sarà invece la giornalista di Nuovo Quotidiano di Puglia Annarita Invidia a ritirare il premio alla memoria assegnato al marito e collega Renato Moro, prematuramente scomparso a fine febbraio dopo una vita spesa a servizio del giornalismo locale e di qualità.

Tra le novità dell’edizione 2021 del Festival la partnership con l’Università di Lecce, nata con l’obiettivo di avviare relazioni internazionali e progetti di cooperazione transfrontaliera dedicati alla formazione sul giornalismo,  e con  il MEDFILM Festival di Roma, prima rassegna italiana  sul cinema mediterraneo: una collaborazione avviata in virtù del comune sentire sull’importanza di diffondere la cultura europea e mediterranea attraverso il dialogo interculturale e la tutela dei diritti umani.

Il Festival ha visto dalla prima edizione nel 2009 la presenza di giornalisti delle più importanti testate nazionali ed internazionali quali Corriere della Sera, L’Espresso, Panorama, Ansa, RaiNews24, La7, Rete4, Il Giornale, TGR Rai, Il Messaggero, Italia Oggi, Marie Claire, Babelmed.it, Europa, Metropolitan, Vanity Fair, Io Donna, Il Riformista, I Viaggi di Repubblica. Nel corso delle scorse edizioni hanno preso parte al Festival giornalisti, politici e diplomatici provenienti dall’Italia, dall’Albania, dal Portogallo, dalla Turchia, da Cipro, dalla Svizzera, dall’Olanda, dal Marocco e dalla Romania.