Violenze domestiche, una borsa di studio per le donne
Durante la serata alla Biblioteca Bernardini di Lecce – alla quale era presente anche Fabio De Nunzio, inviato di programmi televisivi come “Striscia la notizia” e autore del libro “Sotto il segno della bilancia news” – sono stati affrontati temi delicati come il bullismo nelle scuole, cyberbullismo, body shaming, discriminazione sociale e violenze di ogni genere, affrontati nel saggio dall’artista brindisino.
Da oltre 11 anni l’Associazione La Girandola opera sul territorio salentino offrendo sostegno e aiuto a favore delle donne, madri, mogli, famiglie in difficoltà anche attraverso percorsi formativi, creativi ed educativi. Lo scopo è quello di fornire loro gli strumenti idonei per dare spazio all’estro, la fantasia e al talento insito in ciascuna di loro.
“Non basta fare prevenzione – ha spiegato in un post su Facebook la presidente Antonella Agrosi – ma bisogna creare rete intorno a chi è stato più sfortunato di noi e spero che questo sia l’inizio di una sensibilizzazione da parte di imprenditori che sognano dare la possibilità di rientrare nel mondo del lavoro a tutti coloro che l’hanno perso o che non l’hanno mai avuto”.
Sono diversi i laboratori “ri-cre-attivi” di arti manuali come pittura, restauro, scultura, cucito, cucina, teatro istituiti dall’Associazione nel corso del tempo. Le “opere” realizzate durante i seminari vengono messi in vendita in diverse fiere mercatini e il ricavato viene utilizzato per l’acquisto di beni di prima necessità.
Alla Calcagnile Academy, contenitore di attività formative per profili professionali nel settore moda, cinema e design, spesso prendono vita iniziative a sostegno della solidarietà, tutela dell’ambiente e dell’integrazione sociale. E così la direzione ha scelto di dare merito all’associazione leccese per il supporto nei confronti di vittime di abusi e violenze, perpetrati spesso nelle mura domestiche. Per loro è di fondamentale importanza il rientro in ambito lavorativo “per uscire dal tunnel del disagio e dell’abbandono”.
Si tratta di progetti che oltre alla mera pratica, assolvono un compito spirituale importante e profondo, quello di dare modo a queste persone già duramente provate dalla vita, di “conoscere l’altra parte del mondo, quella bella, quella fatta di amore e solidarietà per fare sì che il dolore possa trasformarsi in dono”.