“Queen Vì”: ad Otranto l’arte dell’inafferrabile
OTRANTO – La regalità è un’assoluta protagonista nelle opere della pugliese Vì, dove tutti gli elementi peculiari delle più importanti correnti artistiche si fondono e si intrecciano in un linguaggio multiforme, di cui la tecnica del collage è la massima espressione.
Una ricerca sperimentale che trova la sua cornice ideale nella neonata sede idruntina della Galleria GERMINAZIONI IVª.0, ancora una volta pronta ad accogliere l’arte più trasversale e intrisa di novità attraverso la mostra personale dal titolo “QUEEN Vì”, visitabile nel cuore di Otranto – terra di santi ed eroi, ma anche città d’arte – in via S. Francesco di Paola 31.
Dopo il vernissage, previsto per venerdì 16 luglio alle ore 20, la mostra sarà accessibile gratuitamente tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 23, fino al 28 luglio.
Eleganti, regali e sinuose immagini ricreano un’armonia che si diffonde in ogni opera, come le note su uno spartito. Non a caso Vittoria Rutigliano, in arte “Vì”, inserisce nella sua poliedrica formazione anche lo studio della musica, trasformando il prodotto iniziale in qualcosa di più profondo grazie al suo estro creativo.
Oggi l’arte del collage sta vivendo un nuovo e sorprendente periodo ricco di stimoli, in tutto il mondo. Vì ne è tra gli indiscussi protagonisti, in modo inedito e originale, abbracciando il collage 3D con i suoi contrasti simultanei di colori.
In ogni suo taglio e ritaglio si rivoltano le carte: niente è come appare, in queste opere oniriche, sempre mutevoli e regali, tutto si trasforma, ogni opera diventa tridimensionale e si illumina di una luce propria.
“Le opere di Vittoria sono sempre più collage interiori, affioramenti di picchi segreti dell’anima – spiega la curatrice della mostra Mirella Coricciati, presidente della Galleria-. Sono sfoghi controllati da una tecnica minuziosa, messaggi cifrati trasmessi sulla carta da un inconscio in cui fermentano fantasie strane, idee bizzarre, destinate a non arrivare mai alla luce se non per via di enigmi, di simboli, di sogni. Le sue donne, di apparente innocenza, mi fanno venire in mente personaggi femminili che nascondono grandi abissi dentro di loro, oscurate da complessi che riescono a superare solo con la fantasia, per ritrovare un mondo contaminato dalla grande forza del vivere”.
La mostra ospiterà opere in tecnica mista e foto collage, per offrire allo spettatore un’immersione nel profondo di un’anima artistica che coinvolge ed emoziona, trascinando il fruitore in una dimensione spazio-temporale parallela in cui sentirsi libero da qualsiasi forma di oppressione. Una precisione chirurgica, quella di Vì, che con i suoi “bisturi” dà nuova vita alla carta, partendo dalla realtà per poi trasformarla completamente.
“Le cornici che lei cerca personalmente per antiquari e mercatini diventano parte integrante dell’opera fino a definirne la misura, donando così un valore aggiunto definito dal fascino retrò all’intera composizione – conclude la curatrice -. Grande forza e intensa bellezza aleggiano nell’aria e, mentre osserviamo il considerevole lavoro di una costruzione geometrica, ci sorprendiamo a vivere di attimi. È un dejavù o, come dice Vittoria, un dejaVÌ, che ci fa giungere alla verità attraverso quei piccoli dettagli che contengono il senso stesso della vita.
L’artista
Vittoria Rutigliano nasce il 10/2/1971 a Conversano, città del sud barese.
Nel 1996 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bari in Scenografia Teatrale e colleziona le sue prime esperienze lavorative nella progettazione del tessuto e nel restauro architettonico e pittorico. Successivamente rivolge il suo interesse verso la scenografia e il mondo del teatro, collaborando alla realizzazione di trompe-l’oeil pittorici.
Dopo alcuni anni riprende gli studi accademici in Decorazione, approfondendo le tecniche della grafica incisoria, e si laurea nel 2009 con una tesi che studia le influenze artistiche del futurismo dal titolo “Moda Futurista”.
Al contempo, completa la sua formazione artistica in campo musicale, studiando solfeggio e pianoforte. Questa contaminazione continua con l’arte musicale invoglia l’artista a studiare la scrittura degli spartiti e a sperimentarne la traduzione in una forma di tipo estetico-pittorico, dedicandosi così alla rielaborazione di testi musicali classici, per una musica non più solo da ascoltare, ma anche da vedere.
Nel corso degli anni Vittoria Rutigliano, in arte Vì, acquisisce in maniera sempre più magistrale la tecnica del collage di cui sviluppa nuovi metodi di incollaggio e sperimenta decine di interazioni con gli altri elementi artistici, come vernici e supporti.
Ad oggi, i tratti originali e distintivi dei suoi collage sono l’equilibrio delle composizioni, il tratto spesso “graffiato” delle immagini e la sua naturale abilità nella “costruzione di figure con figure”.
Diverse sono state le sue collaborazioni artistiche e le partecipazioni ad esposizioni, a volte, per occasioni istituzionali di particolare rilievo.
La sua ultima personale “Il mondo di Vì” 2020, ha riscosso un notevole consenso di pubblico e critica a Vicenza in “& ART GALLERY”.