LECCE – Dopo l’inaugurazione al pubblico il 2 marzo scorso e la successiva sospensione delle attività a causa delle norme anti-contagio, martedì 11 maggio riapre i battenti la Fondazione Biscozzi | Rimbaud, il nuovo museo d’arte contemporanea che si trova a Lecce in piazzetta Baglivi 4, a poche decine di metri da Porta Napoli.
L’orario di visita, fino al 30 giugno, sarà dalle 11 alle 19, tutti i giorni, escluso il lunedì.
Per l’accesso alle sale espositive è previsto un numero massimo di sei persone per volta, con mascherina obbligatoria e rilevazione della temperatura all’ingresso. Sul sito internet www.fondazionebiscozzirimbaud.it è attivo il servizio di prevendita online dei biglietti; sarà comunque possibile acquistare l’ingresso anche direttamente in sede, con accesso nel primo slot orario libero disponibile. Si tratta di misure necessarie e obbligatorie per il contenimento del contagio da Covid-19.
Il percorso di visita comprende, nel piano nobile del palazzo, le undici sale dell’esposizione permanente, con circa sessanta capolavori dagli anni Trenta del Novecento a oggi di alcuni dei protagonisti dell’arte italiana e internazionale (da Filippo de Pisis a Hans Hartung, da Alberto Burri a Mario Schifano), e inoltre la mostra su Angelo Savelli curata dal direttore scientifico Paolo Bolpagni e ulteriori opere della collezione permanente collocate al pian terreno negli spazi comuni.
Il biglietto d’ingresso costa 5 euro, ridotto a 3 euro per i minori di 18 anni, gli insegnanti e gli studenti delle scuole, dell’università, delle accademie d’arte e dei conservatori. L’accesso è gratuito per i bambini fino ai 6 anni, i diversamente abili (e un accompagnatore), i soci dell’ICOM, i militari e le forze dell’ordine, le guide turistiche e i giornalisti muniti di tesserino.
Sono disponibili per l’acquisto, anche online, il catalogo generale della collezione (in triplice versione italiana, francese e inglese), a cura di Roberto Lacarbonara, e il catalogo della mostra su Angelo Savelli, di Paolo Bolpagni, entrambi pubblicati da Silvana Editoriale.