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Coronavirus, 50 pazienti curati a casa con la telemedicina

LECCE – Monitorare i pazienti Covid positivi a distanza e intervenire in caso di parametri clinici preoccupanti. È possibile da qualche giorno con il servizio di telemedicina attivato dalla Asl Lecce che può monitorare fino a 50 pazienti Covid positivi curati a domicilio dalle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale). Le attività di monitoraggio e di intervento da remoto sono coordinate dall’Unità operativa di  Pneumologia Covid 2 del Dea Fazzi diretta dal dottor Francesco Satriano.

I pazienti pionieri del progetto sono dotati di un kit che comprende un pulsossimetro e una app che consente la registrazione di parametri clinici utili a stabilire il decorso della malattia (ossimetria, temperatura corporea, battito cardiaco, eccetera).

I parametri possono generare un livello alto, medio o basso di attenzione per cui, allo scattare dell’alert, intervengono in base al livello di complessità gli operatori del reparto Pneumologia Covid 2 del Dea direttamente con indicazioni al paziente con videochiamata o tramite le Usca o il 118.
Il servizio consente di seguire e supportare pazienti positivi e sintomatici ma in condizioni cliniche tali da non rendere necessario il ricovero.
Il servizio risponde a standard di sicurezza e di qualità validati e certificati, e viene attivato dalle Usca che seguono i pazienti a domicilio e che decidono quali pazienti, in base alle condizioni di salute, possono accedere al servizio. Unico prerequisito: essere maggiorenni ed autonomi nella gestione dell’applicazione di telemedicina.