LECCE – “Vogliamo solo lavorare”. L’appello, di una semplicità disarmante, compare su uno degli striscioni esposti oggi in piazza Sant’Oronzo dagli operatori commerciali del mercato bisettimanale di Lecce. Una protesta vibrata per chiedere con forza di riprendere la loro attività commerciale bloccata dalle misure antiCovid. “Aprite i mercati all’aperto, sono sicuri”, hanno urlato una cinquantina di ambulanti che stamattina si sono dati appuntamento davanti al portone di Palazzo Carafa.
Ma c’è di più. Perché la nuova tariffa decisa dall’Amministrazione Comunale per l’occupazione del suolo pubblico (canone unico patrimoniale, ex Tosap) non convince i commercianti: “E’ aumentata”, dicono in coro. Secca la replica dell’assessore ai Tributi Christian Gnoni: “La verità è che gli ambulanti pagheranno di meno. Abbiamo mappato le strade cittadine, suddividendole in tre categorie. E il mercato bisettimanale – che rientra nella zona Stadio – avrà una riduzione del 10 per cento, quindi ci sarà una diminuzione del canone”.
A cercare di convincere gli ambulanti c’era anche l’assessore alla Attività Produttive Paolo Foresio. Sul finire della manifestazione una delegazione degli operatori commerciali ha incontrato a Palazzo Carafa il sindaco Carlo Salvemini. Il primo cittadino ha raccolto le proposte e le osservazioni delle categorie relative al nuovo Regolamento per il Canone unico, ribadendo che comporterà per gli operatori del mercato di via Bari, “una riduzione del canone da corrispondere per l’occupazione di suolo pubblico”.