Dal Frascone a Sant’Isidoro, via alla riqualificazione della costa neretina
NARDO’ – Subito gli interventi di tutela e ripristino della biodiversità nella zona della Palude del Capitano, poi al lavoro sul progetto di “rigenerazione” di Sant’Isidoro. L’amministrazione comunale di Nardò, ha avviato la riqualificazione del tratto nord della costa.
“Anche su questo tratto della nostra costa – annuncia con orgoglio il sindaco Pippi Mellone – sta arrivando la macchina della Rivoluzione. Subito gli interventi al Frascone, tra pochi giorni, per correggere la mano dell’uomo che anche qui ha messo a repentaglio gli equilibri naturalistici, poi al lavoro per dare corpo a un progetto mastodontico di riqualificazione di Sant’Isidoro. Piste ciclabili, marciapiedi, panchine, pubblica illuminazione, la sistemazione dell’area della meravigliosa Torre e una completa rinaturalizzazione della zona con tanto verde e camminamenti. Con la fiducia dei neretini, sarà una delle priorità del prossimo mandato. C’è una sparuta minoranza di disperati in questa città che usa la politica degli esposti e delle calunnie, per noi c’è solo quella dei fatti e delle cose concrete. Avanti tutta!”
Nel dettaglio, inizieranno nei prossimi giorni i lavori previsti dal progetto di tutela e valorizzazione del sito naturalistico della Palude del Capitano, finanziati con oltre 285 mila euro (Azione 6.5, Por Puglia 2014/2020) dell’avviso pubblico della Regione Puglia sugli interventi “per la tutela e la valorizzazione della biodiversità terrestre e marina”. Il progetto, redatto da Antonio Vetrugno e Giuseppe Piccioli Resta con la collaborazione di Andrea Vitale, Sergio Fai e Mino Natalizio, prevede la tutela e il ripristino della biodiversità nell’area umida, attraverso diverse azioni mirate: l’eliminazione degli elementi “detrattori” (la demolizione dei ruderi in area Sic e la sostituzione del ponticello in cemento tra Frascone e Lido dell’Ancora con uno in legno inaccessibile per le automobili); interventi di ingegneria naturalistica sulle dune in località Frascone; la tutela e ripristino ecologico degli stagni temporanei presenti nelle aree di proprietà comunale all’interno del Sic; gli interventi per una fruizione controllata e per il monitoraggio e la tutela del coralligeno e della biodiversità negli ambienti di grotta sul tratto di costa al Frascone. In particolare, quest’ultimo intervento fa riferimento alla installazione di telecamere per l’osservazione costante del tratto di mare in questione e l’utilizzo a scopo didattico e scientifico dei risultati di tale osservazione.
I lavori sono stati affidati alla ditta Guida Giovanni di Copertino.
“Questo tratto – spiega l’assessore all’Ambiente Mino Natalizio – è uno dei più belli e fragili della nostra costa. Devo dire che nel corso del tempo anche l’uomo ci ha messo del suo per compromettere il contesto, ma adesso è giunto il momento di liberare la Palude del Capitano e il Frascone dai ruderi e di valorizzare la biodiversità presente. Questo è un posto preziosissimo dal punto di vista naturalistico. Di fatto, è l’inizio di una più generale riqualificazione del segmento nord del litorale neretino”.
La strategia dell’amministrazione comunale, è quella di mettere mano alla riqualificazione dell’intero tratto di costa che va dal parco di Portoselvaggio al confine con il comune di Porto Cesareo, con un’attenzione particolare sulla marina di Sant’Isidoro, mai adeguatamente valorizzata e segnata da fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici. È già pronto, infatti, un altro progetto, redatto dall’architetto Antonio Vetrugno con la collaborazione di Sergio Fai, finalizzato alla riqualificazione del paesaggio costiero della marina.
Innanzitutto, è prevista la realizzazione di aree per il parcheggio degli autoveicoli (sia nei pressi della torre che sul lungomare) con l’obiettivo di razionalizzare definitivamente l’accesso alla fascia costiera e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione). Inoltre, saranno eliminati alcuni vecchi edifici e manufatti che deturpano il paesaggio intorno alla torre e sul lungomare e tutte quelle opere come spianamenti, scivoli e il piccolo molo a servizio delle imbarcazioni che da anni compromettono la qualità paesaggistica del sito. È previsto anche un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare. Sempre sul lungomare nasceranno una struttura per la sosta, posta lungo la passeggiata e realizzata con legno lamellare e pietra leccese, un’altra totalmente amovibile da destinare alla nuova sede della pro-loco e a punto di pronto soccorso estivo, un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile. Tutte le azioni sono mirate a creare un sistema costiero di spazi aperti ad alto grado di naturalità.
Il progetto ha un valore di 1 milione e 300 mila euro e l’amministrazione comunale lo candiderà a una delle prossime misure di finanziamento.