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Lecce, testa all’Entella. Corini: «Pronti per fare una grande gara»

Nel giorno in cui Marco Mancosu verrà insignito di una maglia celebrativa per il traguardo dei 50 gol in giallorosso, il Lecce avrà bisogno del suo capitano per poter riprendere la marcia in campionato. Gli incidenti di percorso, come quello accaduto sabato a Pescara iniziano ad essere più di fisiologici passaggi a vuoto nell’economia del campionato. Gli abruzzesi erano senza dubbio alla portata dei salentini e per questo la rete subita nei minuti di recupero fa ancora più male rispetto ad altre delusioni avvenute quest’anno in “zona Cesarini”, come era uso qualche tempo fa definire gli ultimi minuti di partita.
Il Lecce è apparso acerbo, confusionario negli ultimi venticinque minuti di gara, come le scelte del suo tecnico che hanno contribuito ad alimentare le speranze di pareggio dei pescaresi. Per Corini, intervistato nella consueta conferenza stampa della vigilia di ogni match, tuttavia il grande errore della sua squadra è stato solo quello di non aver archiviato prima la partita segnando il raddoppio.
«C’è sempre qualcosa da imparare dopo un risultato di tal portata. Sicuramente abbiamo sbagliato ad arrivare al novantesimo con un solo gol di vantaggio, mentre queste partite vanno chiuse prima e non gestite. Questa è l’unica colpa che do ai miei. Domani si va in campo e la squadra già in passato ha dimostrato di saper reagire dopo situazioni negative. Adesso guardiamo avanti, anche se c’è il rammarico perché con un successo saremmo stati a due soli punti dalla seconda posizione.»
C’è da dire che il Lecce non ha tirato mai in porta contro un modesto Pescara, ad eccezione dell’azione che ha portato al gol Maggio. Per il mister, però, la sua squadra non sta avendo problemi nell’incidere in zona offensiva. «Siamo il secondo miglior attacco del torneo; è vero che a Pescara siamo stati meno incisivi, ma ci sono anche gli avversari. Contro squadre molto chiuse dobbiamo avere la capacità di girare più velocemente la palla per creare pericoli alle difese. Ultimamente abbiamo fatto molto bene, vincendo gare importanti. Peccato per i pareggi occorsi in situazioni spiacevoli, come il fuorigioco non segnalato sabato scorso, altrimenti avremmo una classifica migliore. Mentalmente e fisicamente stiamo bene, siamo pronti per affrontare l’Entella e vogliamo disputare una grande gara.»
Corini passa così ad esaminare la prossima avversaria, ultima in graduatoria e reduce da un solo punto nelle ultime sei partite, che sarà di scena domani al Via del Mare (fischio di inizio alle 19). «L’Entella è veloce, tecnica, brava sulle palle inattive e può sempre far gol. Noi dovremo essere compatti nel difendere per poi far bene con la palla tra i piedi. Abbiamo, infatti, tutte le armi per far male alla difesa ligure.»
Sicuramente è proprio l’attacco il reparto con più abbondanza in termini di uomini in questo periodo. Corini, però, nelle ultime tre partite ha lasciato in panchina il polacco Stepinski, titolarissimo fino alla fine del primo tempo della gara contro il Brescia. Le sue ultime esclusioni hanno potuto far credere che ci potesse essere un problema tra il tecnico e il giocatore. «Non esiste un caso Stepinski. Il ragazzo ha giocato tanto prima della sostituzione contro il Brescia e negli ultimi turni è stato penalizzato solo da mie scelte personali. Ogni calciatore in rosa è per me importante, deve continuare a lavorare sodo e potrà essere una risorsa per il futuro. Gli altri senatori sostituiti in quella gara? Mancosu sta decisamente meglio e può essere una opzione per domani per partire titolare. Tachtsidis sta pian piano recuperando visto che solo la settimana scorsa ha ripreso ad allenarsi pienamente in gruppo.»
In ultimo il tecnico parla proprio di un possibile turn over nella sfida di domani sera. «Probabilmente ci sarà qualche cambiamento nell’undici di partenza, perché i turni infrasettimanali devono permettere di mettere in mostra giocatori visti meno in queste giornate. Nell’ultimo periodo abbiamo cercato di allargare il numero di titolari da mandare in campo per mantenere alta la qualità della rosa ed essere ancora più competitivi.»