LECCE- “Le autorità intervengano prima che accada qualcosa di davvero grave”. È l’appello lanciato dai leccesi alla notizia dell’aggressione verbale subita da una giovane donna da parte di Christo, il clochard bulgaro.
Dopo la pubblicazione sulla nostra testata dell’articolo che raccontava la triste vicenda, numerosi commenti sono giunti alla redazione di Salentolive24, sia sui social che in privato, espressi da cittadini stanchi di questa situazione e che invocano maggiore sicurezza da parte delle istituzioni.
Tante anche le testimonianze di chi ha vissuto un’esperienza simile a quella vissuta dalla giovane malcapitata: “Per un nostro richiamo riguardo il suo cane per poco non mi sfasciava lo sportello della macchina”. E c’è chi addirittura afferma di aver visto il senzatetto compiere indisturbato atti di autoerotismo in pieno giorno e in una zona pubblica (“L’ho visto masturbarsi senza nessun pudore, senza provare a coprirsi con nulla, steso sulla sua branda, pantaloni giù, tutto intento a trastullarsi mentre si godeva il passaggio delle auto ignaro del mondo intero”), o chi racconta di averlo sentito urlare e inveire contro la polizia.
Di certo non si tratta di segnalazioni basate su pregiudizi o razzismo, ma semplicemente derivanti dal desiderio di sentirsi più sicuri nella propria città, senza dimenticare il lato umano: ”Capisco tutto e mi dispiace – afferma una cittadina – però in parte credo anche che quest’uomo dovrebbe avere un po’ di rispetto per questa città e di noi leccesi che lo ospitiamo. Spesso e volentieri manca nei modi, una volta mi insultò pesantemente e un’altra volta lo vidi urinare in pieno centro ubriaco, fregandosene di chi passava.”
Altri cittadini ci hanno segnalato, invece, di aver più volte comunicato alle autorità la situazione di degrado in cui vive il clochard che ha occupato, insieme ad altri senzatetto, l’ex sede dell’Agip, nei pressi di Porta Napoli, ma si è potuto fare ben poco, almeno finora: “Ho denunziato – racconta chi vive a pochi passi da quella struttura – al Comune, alla Questura, ai Carabinieri, ma mi è stato risposto che se non commette reato non si può fare nulla. Nonostante tutto comunque un pasto caldo non si nega a nessuno”.
A quanto pare sarebbero stati emessi diversi fogli di via da parte del Comune di Lecce nei confronti del senzatetto, ma l’uomo, essendo senza fissa dimora, non può essere rimpatriato facilmente. Una situazione che dura da anni e che andrebbe risolta definitivamente, prima che le aggressioni verbali sfocino in qualcosa di più pericoloso. C’è chi giustamente sottolinea che comunque rimane il fatto che si tratta di una persona indigente, e certamente va assistita ma è necessario che l’uomo collabori a tal scopo.
Christo, infatti, nell’agosto scorso, era stato aiutato da alcuni volontari e dai Servizi Sociali del Comune di Lecce a rientrare nella sua Bulgaria, ma dopo qualche mese, l’uomo è ricomparso in città, sorpreso tranquillamente a mendicare nei pressi di Porta Rudiae e a disturbare i passanti. Ma ora è giunto il momento di trovare una soluzione. Per il suo bene e per quello dei cittadini.