Saggezza Maggio. «Lecce, progetto ambizioso. Qui per aiutare i giovani»
Motivazioni di un ragazzino e voglia di mettersi al servizio del progetto Lecce. Così Christian Maggio si è presentato quest’oggi ai tifosi giallorossi per quella che sarà la sua settima avventura nella sua lunga carriera calcistica. Un pedigree importante che gli ha consentito di indossare a lungo anche la maglia della Nazionale.
In questo suo lungo percorso, per diverse volte il laterale, che tra pochi giorni compirà 39 anni, ha affrontato il Lecce, segnando il suo primo gol in Serie A proprio al Via del Mare, come se il destino lo avesse riportato a fine carriera in un luogo particolare dove poter dar mostra ancora delle sue grandi capacità fisiche e mentali.
Su queste grandi qualità punta Pantaleo Corvino che ha avuto Maggio quando era direttore sportivo della Fiorentina. Il responsabile dell’area tecnica giallorossa ha presentato questa mattina il calciatore con toni entusiastici per l’acquisizione, avvenuta in tempi brevissimi. «Mi inorgoglisce l’arrivo di Maggio.» Esordisce Corvino. «Lo conosco bene non solo dal punto di vista tecnico, ma anche perché è una persona per bene. Parlarne dal punto di vista tecnico è superfluo visto che ha disputato 34 partite in Nazionale e tante in Serie A. Conosce anche il campionato cadetto che ha vinto lo scorso anno con il Benevento.»
Corvino parla poi della trattativa lampo. «Ci siamo trovati in balia degli eventi visto che ci ha spiazzato l’infortunio di Adjapong. Dovendo trovare un sostituto ho pensato subito a lui visto che incarna tutte le caratteristiche che vuole Corini. Chiamandolo all’ultimo, l’ho messo in difficoltà, ma sono orgoglioso di averlo convinto a venire a Lecce.»
Maggio ha subito parole di elogio per chi è stato artefice del suo arrivo nel Salento. «Mi fa piacere ritrovare Corvino e vengo a Lecce con molto entusiasmo al di là dell’età. La mia è una scelta ambiziosa perché trovo una società seria che sta investendo sui giovani. Sono molto contento di essere qui e vorrei contribuire a raggiungere l’obiettivo della promozione che tutta la piazza leccese vuole. La trattativa è stata lampo. E’ nata domenica sera e si è chiusa in pochissime ore. Non venivo da un momento felice, ma parlando con la famiglia e con il direttore, ho deciso di intraprendere questa nuova avventura.»
Maggio riparte dalle sue grandi motivazioni e da un numero che aveva quando era ragazzino. «L’undici, che ha sempre accompagnato la mia carriera, lo aveva già occupato Adjapong, l’esterno che vado a sostituire, ma qui ho trovato un numero che indossavo da piccolo, il 2. Ho grandi motivazioni, sebbene non sia più giovane, e questi sono gli stimoli giusti che ti permettono di fare bene. Qui ho visto un ottimo ambiente e tanti giovani che vogliono imporsi. Io proverò a dare un sostegno a questi ragazzi nei momenti di difficoltà dall’alto della mia esperienza.»
Maggio ha trascorso l’ultimo biennio a Benevento, dove il primo anno ha trovato difficoltà ad imporsi in un campionato come quello cadetto che non calcava da più di dieci anni. Anche la squadra sannita ha avuto non pochi problemi a calarsi nel torneo, raggiungendo la A soltanto al secondo tentativo. Il laterale spera che per il Lecce i tempi siano più corti per tornare in massima serie.
«Ho già visto giocare il Lecce anche perché ero incuriosito dal fatto che in squadra c’è Coda, mio ex compagno di squadra. Ci sono state delle difficoltà all’inizio, ma adesso la squadra sembra più equilibrata. La Serie B è un campionato difficile e dobbiamo fare quanti più punti possibili per provare a restare in alto, già cominciando da domani sera. Il progetto è di tre anni, quindi non sarebbe un dramma non salire, ma ci dobbiamo provare. Non è facile quando una squadra arriva dalla B perché bisogna avere elementi preparati per il campionato cadetto. Io due anni fa trovai difficoltà ad adattarmi alla categoria, poi l’anno successivo fu tutto più facile. Noi dobbiamo pensare sempre positivo perché anche al primo anno in B si può subito tornare in alto.»
A margine della conferenza Pantaleo Corvino ha voluto sottolineare come il mercato giallorosso sia praticamente chiuso, facendo cadere qualsiasi voce che voleva i giallorossi interessati a Romulo, centrocampista svincolato. Oltre a ciò il responsabile dell’area tecnica ha fatto chiarezza sul futuro di Pettinari, il cui contratto scadrà il 30 giugno. «Il calciatore non è fuori squadra, ma a disposizione del mister. Quello che, però, va messo in evidenza è che non fa più parte del progetto Lecce.»