Emiliano: “Ecco perché la Puglia è meglio che resti arancione”
GALATONE – “La zona arancione è l’unico modo per tenere a bada la curva”. Anche perché “è in arrivo la variante inglese che ha il 70 per cento di velocità del contagio e di pericolosità”. Lo ha detto a chiare lettere il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. “E’ questo lo standard che dovremmo avere in tutte le regioni italiane – ha spiegato durante un convegno on line “Salute, lavoro e scuola al tempo del Covid 19”, organizzato dal Comitato per la Legalità di Galatone – perché consente di tenere la curva abbastanza fredda, bassa, anche laddove tutta l’economia sia sostanzialmente in movimento. Questi lockdown sono molto più leggeri rispetto a quelli decisi a marzo e ad aprile, devastanti dal punto di vista economico. Si sono trovati bene coloro i quali hanno avuto incassi e ricavi e una tassazione elevata nel 2019. Al contrario, chi in quell’anno o non esisteva ancora o per ipotesi, non ha fatto incassi, ha ottenuto dei ristori abbastanza bassi. In linea di principio, la zona arancione sia io che i presidenti di Campania e Veneto la consideriamo come l’unica misura possibile, salvo puntuali adeguamenti alla cosiddetta zona rossa in caso di assoluta emergenza”.
Insomma, secondo Emiliano rimanere in arancione rappresenta “un elemento di stabilità del sistema ed è una misura sopportabile peraltro dall’Erario dello Stato. Nella zona rossa, infatti, i ristori salgono alle stelle. E la gialla alle volte danneggia ristoranti, bar e pub per via comunque del coprifuoco serale ma non ha ristori importanti come quelli previsti nella zona arancione. In definitiva la zona arancione rappresenta il vero punto d’equilibrio”.
Ad ogni buon conto, se i dati dovessero essere confermati anche nei prossimi giorni la Puglia tornerà ad essere zona gialla. Ma il Presidente non fa una piega e ribadisce il concetto: “Purtroppo la Puglia da più di sette giorni ha i parametri equiparabili alla zona gialla. Dovessero essere confermati per due settimane di fila, la Puglia dovrebbe passare proprio nella zona gialla. In quel caso dovremmo comunque valutare se ci sono singole situazioni particolari che meritano una diversa attenzione – come accaduto in passato nel foggiano e nella Bat – dove sarebbe necessario mantenere la zona arancione”.
Sulla scuola Emiliano torna a battere il tasto dell’ordinanza a sua firma con la quale – dal 1° al 6 febbraio – ha disposto la didattica in presenza del 50 per cento, lasciando ad ogni buon conto libertà di scelta alle famiglie se mandare i figli in classe o meno: “A scuola vige l’obbligo di presenza, ma l’obbligo di frequenza durante una pandemia è inconcepibile. Chi pretende di dire ad una famiglia ‘devi portare per forza fisicamente tuo figlio a scuola’, viola il diritto alla salute previsto dalla Costituzione. Con le nostre ordinanze stiamo tutelando il diritto alla salute di coloro che vogliono rimanere a casa, visto che la scuola, a differenza di altri settori, ha previsto un sistema alternativo che è la didattica a distanza”.
Al dibattito hanno preso parte anche il magistrato della Direzione nazionale antimafia Francesco Mandoi, il vicepresidente del Consiglio regionale pugliese Cristian Casili, i medici Orazio Antonio Filieri e Dario De Vietro, la psicologa Annarosa Prete e la vicepresidente del Comitato per la Legalità di Galatone, Emanuela Settimo De Mitri.