LECCE – La grave emergenza economica che stiamo vivendo ormai da quasi un anno impone al nostro Paese scelte forti e coraggiose, che incidano in maniera determinante sulla produttività e sulla crescita. Oggi più che mai siamo chiamati a costruire il nostro futuro, muovendo le leve dell’innovazione, della ricerca, delle catene strategiche del valore, oltre a puntare su investimenti in infrastrutture materiali ed immateriali per incrementare la competitività.
In tale ottica il Recovery Plan può rappresentare una vera occasione di sviluppo e rilancio per l’Italia, a patto che i fondi messi a disposizione vengano finalizzati per intercettare nuovi sentieri di crescita, agganciare la ripresa e colmare i gravi ritardi in termini di innovazione, di infrastrutture e di capitale umano.
Nei processi e nelle azioni rivenienti dal Recovery Plan anche le Pmi giocheranno un ruolo molto rilevante: piccole e medie imprese di cui l’Italia è costituita per più dell’80%. Anche a loro, in un obiettivo di crescita per lo sviluppo del Paese, spetterà pertanto governare il processo di transizione verso un Paese più green, più digitale, più innovativo, più sostenibile ed inclusivo.
Di tutto questo e delle prospettive per il Sud se ne parlerà nel corso del Webinar promosso dal Comitato Piccola Industria di Confindustria Lecce che si terrà sulla piattaforma Zoom e in diretta sulla Pagina Facebook, lunedì 25 gennaio alle ore 17:30, proprio sul tema “Recovery Plan: Opportunità e futuro delle Pmi”
“Anche all’interno del Comitato Piccola Industria di Confindustria Lecce abbiamo avvertito l’urgenza – ha detto il presidente Roberto Marti – di confrontarci su un tema scottante che riguarda il futuro delle imprese e dell’intero sistema economico italiano. E’ necessario comprendere, ascoltando i territori e le loro anime produttive, piccole, medie e grandi, quale direzione scegliere e, soprattutto, come massimizzare l’utilizzo dei fondi in un’ottica di crescita, sviluppo sostenibile, occupazione. Risorse umane, infrastrutture, lentezza burocratica, inclusività, attenzione all’economia green, digitale sono tutte leve sulle quali intervenire per dare maggiore competitività al Paese rispetto al resto del mondo. Con il Recovery Plan è possibile infatti garantire investimenti capaci di innescare processi virtuosi di risposta non solo alla fase emergenziale ma anche e soprattutto a quella legata alla ripresa, con un occhio attendo a colmare i gap di sviluppo tra le aree del Paese”.