Il Lecce espugna il Granillo di Reggio Calabria con il punteggio di 1 a 0 dopo una gara giocata con il coltello tra i denti soprattutto nel secondo tempo quando i giallorossi sono rimasti in dieci uomini per l’espulsione di Coda. La squadra di Corini ha dimostrato di riuscire a mettere fuori la grinta, mancata in altre uscite, quando ogni decisione arbitrale sembrava orientata a non farle ottenere i tre punti.
Il tecnico bresciano ad inizio gara decide per un centrocampo più coperto e schiera lo svedese Bjoerkengren invece di Listkowski. Per il resto l’undici mandato in campo dall’inizio è quello della vigilia con Lucioni, tornato dal turno di squalifica, al fianco di Dermaku. Il Lecce parte contratto contro una Reggina che sembra meglio messa in campo dal tecnico Baroni. I giallorossi soffrono la vivacità dei giocatori calabresi e la prima conclusione degna di nota arriva solo dopo dieci minuti con un tiro di Tachtsidis che esce alla sinistra del portiere di casa, il brasiliano Nicholas.
La conclusione del greco, però, non dà la sveglia a Lecce che anzi subisce sempre di più le manovre dei padroni di casa, riuscendo poche volte a ripartire in contropiede. Al ventottesimo, quando sembrava più vicina la Reggina al gol del vantaggio, è il Lecce a graffiare e lo fa con Stepinski che di tacco tramuta in gol un bel cross rasoterra di Adjapong. Il polacco nel trovare il gol dopo due mesi è anche fortunato perché la sua conclusione viene deviata dal suo diretto marcatore, impedendo la parata a Nicholas.
Sbloccato il punteggio il Lecce appare più equilibrato in campo, anche se dopo pochi minuti uno svarione difensivo permette a Rivas di involarsi verso la porta di Gabriel. L’uscita del portiere brasiliano e la chiusura di Dermaku impediscono il gol del pareggio. Purtroppo in questa azione si infortuna nuovamente il difensore albanese che deve lasciare il posto a Meccariello. Nell’ultimo spezzone di primo tempo Coda, ha anche la palla del raddoppio, ma il suo sinistro lambisce di poco la traversa con il portiere reggino immobile.
Ad inizio di ripresa una decisione molto dubbia del fischietto Volpi potrebbe rimettere il risultato in parità. Lucioni colpisce chiaramente di spalla per rinviare un cross dalla trequarti, ma l’arbitro, pur bene appostato, decreta il calcio di rigore. Dal dischetto va l’ex milanista Menez ma il suo rasoterra è bloccato in modo prodigioso Da Gabriel che si dimostra un autentico fuoriclasse per la categoria.
Da questo momento in poi l’arbitro Volpi ammonisce in serie diversi giocatori giallorossi e, in uno scontro apparentemente lieve tra Coda il suo diretto marcatore, espelle per doppia ammonizione l’attaccante che così salterà anche il big match contro l’Empoli.
Nei venticinque minuti finali è assedio della Reggina con l’arbitro e i suoi assistenti che fischiano praticamente tutto a favore dei padroni di casa. In almeno due occasioni la squadra di Baroni si fa pericolosa davanti a Gabriel (in una Meccariello salva sulla linea, ma alla fine il Lecce riesce a reggere l’assalto. Al fischio finale, in un clima reso teso dalle decisioni arbitrali, i giocatori di Corini possono festeggiare la vittoria che li riporta in alto in una classifica che altrimenti sarebbe stata preoccupante.