Lecce, contro il Vicenza è “operazione riscatto”
Vincere per bloccare l’emorragia di punti che stanno sfuggendo di mano in una classifica sempre più complicata per le ambizioni di promozione del Lecce. Contro il Vicenza dell’ex Mimmo Di Carlo non sarà facile tornare al successo, ma il Lecce deve provare a ripetere la prova di carattere di martedì a Ferrara, consapevole di dover migliorare negli ultimi venti metri dove l’attacco è apparso spuntato.
Per questo motivo Corini, che si affiderà nuovamente al suo vice Lanna visto che ancora non è guarito dal Covid, probabilmente continuerò con il nuovo modulo 3-5-2 che in fase di non possesso diventa un 4-4-2 per una squadra più elastica e più accorta sulle ripartenze degli avversari. Sarà del match anche Falco, uscito acciaccato dagli ultimi allenamenti e per questo il fantasista salentino appare destinato alla panchina. Così il tecnico avrà tutta la rosa a disposizione, a parte il lungodegente Dermaku, che però da domani riprenderà ad allenarsi in gruppo, secondo le ultime notizie comunicate dalla società. Il recupero del nazionale albanese sarà fondamentale per il futuro del Lecce, anche se Corvino dovrà sicuramente provvedere a trovare altri elementi difensivi per dare solidità ad un reparto troppo perforabile, soprattutto se prenderà sempre più corpo la difesa con tre centrali.
In attesa di possibili sviluppi in fase di calciomercato sarà nuovamente Zuta a giocare al fianco di Lucioni e Adjapong nella difesa a tre, con Majer vicino a Tachtsidis nel cuore del centrocampo e Mancosu libero di inventare alle spalle delle due punte Coda e Stepinski. Sugli esterni giocheranno probabilmente Paganini, più abituato a fare l’esterno in un centrocampo a cinque rispetto ad Henderson, e Calderoni che dovrà occuparsi in fase di non possesso di tornare nella linea difensiva.
Lanna, nella consueta intervista alla vigilia del match, ha parlato di una squadra con il morale giù per via dei risultati non positivi, ma consapevole che la prova di Ferrara è stata positiva e che, quindi, quella è la strada giusta per tornare a fare punti.
Sicuramente il Lecce avrà bisogno di essere umile e determinato quest’oggi (fischio di inizio alle 15.00 nel deserto del Via del Mare) se vorrà superare una squadra come il Vicenza che, sebbene neopromossa, si è subito calata molto bene nella nuova categoria. Questa partita è senza dubbio lo spartiacque della stagione di Corini perché un mancato successo aprirebbe le porte ad una crisi con le successive due sfide difficilissime contro Cittadella e Monza che potrebbero condizionarne il futuro alla guida della squadra. Il club guidato da Sticchi Damiani ha sempre puntato su un progetto tecnico e la scelta di Corini, con un contratto di tre lunghi anni, ne è un chiaro segnale. Tuttavia l’involuzione della squadra in fase offensiva e la mancanza di punti, pur avendo una delle migliori rose della categoria, potrebbero far cambiare idea ai dirigenti per la seconda parte di stagione.