“Prendendo spunto da quel che è stato fatto a Berlino dove in poche settimane è stata realizzata una struttura esclusivamente dedicata all’orientamento, alla preparazione e all’esecuzione delle pratiche vaccinali oltre che al controllo delle eventuali reazioni, e che si dispone a vaccinare qualcosa come 200.000 cittadini al giorno, abbattendo remore, timori e falsi convincimenti in ragione di un approccio rassicurante al vaccino, pensiamo sia utile allestire dei centri vaccinali a 360 gradi. Questo anche per contenere il diffondersi di timori infondati, innescati da un’informazione più esasperatamente allarmistica che realistica. La comunicazione di qualche sparuto (e prevedibile) caso di reazione avversa ha generato ulteriori perplessità anche tra gli operatori sanitari.
L’idea, dunque, sarebbe quella di promuovere la creazione di postazioni vaccinali che non siano meri punti di stoccaggio e di semplice esecuzione pratica dei vaccini, ma strutture “dedicate”, logisticamente dotate di comfort adeguati e rassicuranti oltre che di personale sanitario competente e addestrato a gestire con prontezza, efficienza ed efficacia eventuali reazioni indesiderate al vaccino. Potremmo chiedere di utilizzare, a partire dalla Puglia, qualcuno dei tanti ospedali dismessi, individuandone uno o due per ogni provincia. Questi presidi, opportunamente attrezzati e dotati oltre che di postazioni dedicate, di personale medico in servizio o anche volontario semmai pure richiamato dalla pensione, potrebbe costituire, in ragione dei margini di sicurezza offerti anche dalla possibilità di tenere per qualche ora in osservazione i vaccinati per eventuali interventi in elezione e comunque restando presidio all’uopo disponibile 24 ore su 24, un ottimo stimolo per indurre la gente a proteggersi e a proteggere gli altri dal contagio.
L’iniziativa potrà essere proiettata in ambito nazionale e costituire una proposta che, a bassi costi, si prefigge di realizzare un servizio urgente e utile”.