“Puglia zona gialla? L’avrei lasciata arancione”
“I 21 indicatori – per quanto complicati – sono il razionale scientifico in base al quale determinare le mappe di rischio delle regioni rispetto all’andamento epidemiologico. Sulla base dell’algoritmo determinato dal Ministero della Salute la Puglia è stata dichiarata dal 20 novembre zona arancione, nonostante il solo andamento dei nuovi positivi di gran parte della regione potesse giustificare un provvedimento meno restrittivo.
Ieri – seguendo andamento degli ultimi quindici giorni – sempre basandosi sulla base degli indicatori il Ministero della Salute con ordinanza ha stabilito che la Puglia dal 6 dicembre rientra nella zona gialla.
Ci sono state polemiche sia con la decisione di dichiarare la nostra regione rossa, sia ora che è tornata gialla.
Si definisce scandaloso, ridicolo, incomprensibile, pasticciato, irrazionale qualunque provvedimento: o è troppo restrittivo o è troppo permissivo, o si preoccupa troppo della tutela della salute pubblica e poco dell’economia, o viceversa troppo poco della diffusione del contagio e troppo della sopravvivenza del nostro tessuto imprenditoriale di piccole e medie imprese.
Ci vuole equilibrio nell’assumersi la responsabilità di decisioni così delicate e impattanti. E altrettanto – io penso – nel commentarle e valutarle. Tenendo presente che l’emergenza epidemica della Puglia di oggi è completamente diversa per numero di contagi, ricoveri rispetto a quella del lockdown. E quindi ogni giudizio di tenuta o meno del sistema sanitario e dei servizi di prevenzione deve tenere conto di questa diversa dimensione di scala.
Siamo andati in affanno? Si, è evidente come in tutte le regioni. E non si potrebbe sostenere altrimenti con i posti di terapia intensiva occupati attualmente al 62%.
Siamo stati travolti? No, perché la rete degli ospedali e degli allestimenti di urgenza riesce a reggere, nonostante tutto, l’onda d’urto.
Personalmente avrei preferito che tutto il Paese venisse dichiarato arancione fino al 6 gennaio, consapevole delle complicazioni connesse a questa scelta.
Ma non sono nel gabinetto di crisi nazionale e ragionale.
E prendo atto di questo provvedimento che trasferirà a me in quanto sindaco – con il conforto della Prefettura – il compito di garantire il massimo dell’equilibrio di questo nuovo scenario.
Ma serve come sempre la collaborazione di tutti: indipendentemente dal colore della Puglia serve continuare a essere prudenti e responsabili: usiamo le mascherine, rispettiamo il distanziamento, evitiamo gli assembramenti.
Andiamo avanti, uniti.”