A causa dell’avvento della pandemia e del lockdown, molte aziende hanno dovuto affrontare una situazione complessa e impossibile da preventivare. La sostanza non cambia: in un mercato che si evolve sempre, chi non cresce è destinato a chiudere bottega. Dunque l’arrivo del Covid-19 ha modificato, seppur in modo improvviso, i contorni di una società che ora si muove in maniera differente.
Questo vuol dire che la crisi ha spazzato via delle opportunità da un lato, ma dall’altro ne ha create di nuove. Di conseguenza, come sempre, sopravvivranno le aziende che sapranno coglierle per prime, con la necessità di guardare al futuro. Vediamo quindi quali saranno i prossimi trend.
Luoghi di lavoro e azienda diffusa
Ci sono alcune aziende che hanno già deciso di smantellare il vecchio concetto di luogo di lavoro “unico”, aprendo dei piccoli uffici sparsi in diverse zone della città, meglio ancora se in co-working, per pagare meno l’affitto. È il concetto di “azienda diffusa” che oggi inizia a prendere sempre più piede, favorito anche dallo smart working, che ingloba in questo termine anche le case dei lavoratori (attualmente dei veri e propri uffici per via del lavoro agile). Cambieranno gli spazi fisici, le competenze, perfino le dotazioni aziendali per i dipendenti.
Le stesse aziende dovranno curare in maniera particolare settori e sviluppare scenari a cui non erano abituate. In un’ottica che mira sempre più spesso al risparmio delle risorse e all’ottimizzazione, col cambiamento dell’idea di luogo di lavoro bisogna cercare anche un profilo energetico che sia in linea con le nuove esigenze, trovando sul web delle tariffe di energia elettrica per aziende adatte ad ogni caso specifico. In questo modo si potrà affrontare con maggior cura un momento particolarmente sfidante. È chiaro poi che, per riuscire a creare una nuova concezione di ufficio, le aziende dovranno investire sulle nuove tecnologie, anche per mettere i dipendenti nelle condizioni di rendere al meglio con lo smart working.
I trend che già influenzano le imprese
Proprio lo smart working dovrebbe oramai essere entrato in pianta stabile nei progetti delle aziende, siano esse piccole, medie o grandi. Si fatica ancora a prendere confidenza con questo sistema, perché si crede che i dipendenti non siano in grado di gestirlo (mancanza di fiducia nei loro confronti). Eppure il benessere dei dipendenti è diventato uno dei punti forti delle aziende di successo, che – soprattutto all’estero – puntano da anni su questo fattore, per aumentare la produttività dei lavoratori. Altri trend oramai recepiti dalle imprese sono le maggiori attenzioni verso la Generazione Z, con i primi 18enni che hanno sperimentato l’ingresso nel mondo del lavoro. Dunque le aziende devono studiarli, e preparare dei nuovi metodi di formazione ad hoc, che possano ad esempio integrare video tutorial brevi ma diretti. Non si potrebbe poi non citare la prossima novità del 5G, che aprirà nuove opzioni in termini di potenza di rete e di capacità della connessione. Il che chiama in causa anche la digital transformation, che in Italia purtroppo non è ancora molto diffusa.