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Coronavirus, il sindaco dispone nuove zone rosse a San Cesario

SAN CESARIO DI LECCE – Dopo la chiusura di Piazza Bologna, avvenuta il 16 novembre scorso, il sindaco di San Cesario Fernando Coppola ha emanato una nuova ordinanza per inibire l’accesso (dalle 18 alle 5 del giorno successivo) ad altri due siti, ossia piazza Filippo Smaldone e via De Bonis (ex viale Stazione). Già sabato scorso, il primo cittadino, alla luce delle segnalazioni per comportamenti che non rispettano il dpcm, e quindi le regole riguardanti le misure anti contagio in quelle zone, aveva chiesto alla Polizia Municipale di intensificare i controlli e oggi, attraverso una nuova disposizione, ne ha disposto la chiusura. Una nuova stretta sui potenziali assembramenti che – sottolinea il primo cittadino – si rende necessaria per garantire una maggiore sicurezza di tutti noi. Considerato l’evolversi crescente della situazione epidemiologica sia a livello nazionale che locale, per non parlare delle segnalazioni di assembramenti in diverse aree cittadine che giungono giornalmente al sottoscritto e agli organi preposti, dovrò adottare, mio malgrado, un ulteriore provvedimento che avrà la scopo di limitare la possibilità di assembramenti di persone. A partire da oggi, dunque, sarà vietato l’accesso e lo stazionamento dei pedoni, nonché la circolazione dei veicoli ed autoveicoli, in via De Bonis (ex Viale Stazione) e Piazza Filippo Smaldone dalle ore 18 alle 5 del giorno successivo. Sono previste, ovviamente, deroghe per i residenti, i frontisti, i passeggeri diretti alla stazione ferroviaria e per coloro che si recano presso la Caserma dei Carabinieri”.

“Con l’ordinanza odierna – spiega cerchiamo di mettere un freno al virus che si sta diffondendo nel nostro paese: il divieto di sostare nelle piazze scaturisce dai numerosi assembramenti, soprattutto da parte dei giovani. L’adozione di queste ordinanze, oltre ad avere un carattere concreto, ha anche un valore simbolico, perché sono volte a monito per i cittadini, affinché tengano comportamenti responsabili e limitino le occasioni di contatto allo stretto necessario, evitando uscite superflue ed  assembramenti che possano agevolare la propagazione del contagio. Vi ricordo che il distanziamento sociale rimane la misura più valida contro il virus e di conseguenza l’invito è sempre lo stesso: restiamo a casa il più possibile”.