Lecce, Stepinski fa il “bello di notte” e il Pescara è archiviato
LECCE – Importante vittoria del Lecce che fa vedere buone qualità contro un modesto Pescara e guadagna i primi tre punti interni della stagione. La squadra di Corini ha dominato per lunghi tratti di partita, palesando però ancora diverse sbavature che stavano consentendo agli abruzzesi di rientrare in partita nel secondo tempo.
Il tecnico giallorosso si affida al 4-3-1-2 con Tachtsidis e Mancosu perni d’oro di un centrocampo a rombo. Per la fascia sinistra della difesa la scelta cade su Calderoni,riproponendo così tre quarti della linea difensiva del campionato vittorioso di due anni fa.
Il Lecce parte forte e al sesto minuto potrebbe già passare, se non fosse per una grande parata di Fiorillo. L’estremo difensore pescarese interviene di piede su di un tiro a colpo sicuro di Coda dopo un bell’assist di Stepinski. Neppure il tempo di recriminare per l’occasione mancata e al tredicesimo il Lecce passa in vantaggio con Stepinski, autore di una ottima gara non solo per le finalizzazioni, ma anche per il lavoro svolto su tutto il fronte d’attacco. Il polacco è rapace in area di rigore e fulmina la difesa pescarese con una girata al volo su di un calcio d’angolo battuto da Mancosu.
Il Pescara è psicologicamente provato dallo svantaggio e, pur provando ad imbastire qualche azione offensiva, non impensierisce mai Gabriel che trascorre un primo tempo tranquillo. È, invece,il Lecce ad andare vicino al raddoppio. La grande occasione la ha Coda al 40’, involandosi tutto solo davanti al portiere ospite, ma sbaglia clamorosamente il rasoterra. Il tiro, infatti, termina rasente il palo con la porta ormai spalancata. In questi minuti finali non è l’unica opportunità per segnare visto chei giallorossi spingono sull’acceleratore. Al minuto 43 Mancosu tira a colpo sicuro da dentro l’area, ma la palla viene deviata da un difensore con il braccio e termina in angolo. Se ci fosse stato il Var sarebbe stato rigore per i giallorossi ed, invece, ci sono solo le proteste del centrocampista verso il direttore di gara. Nell’ultimo minuto della frazione, poi, c’è un’altra occasione per i giallorossi con Adjapong che impegna Fiorillo e, sulla ribattuta, è ancora Coda ad avere la possibilità di mandare la sfera in porta, ma scheggia soltanto la traversa.
Corini, in tribuna per squalifica, può ritenersi soddisfatto del primo tempo dei suoi anche se il rammarico è naturalmente quellodi essere in vantaggio di un solo gol. Ed, infatti, la ripresa inizia con un campanello d’allarme per il Lecce. Non sono passati neppure due minuti dalla ripresa del gioco che Adjapongdeve recuperare su un’azione di contropiede del Pescara ed evitare che il tiro di Ceter finisca in porta.
Scampato il pericolo il Lecce raddoppia.È il quinto minuto e una grande azione di Mancosu porta al gol di Coda. Il centrocampista sardo si fa beffa di mezza difesa del Pescara in area avversaria e poi serve al centro dove l’attaccante deve solo depositare in rete la palla.
Da questo momento in poi il Lecce sembra in possesso del match. I giallorossi provano più volte a far male a Fiorillo, ma sbagliano troppo negli ultimi venti metri. Un errore madornale accade al minuto 66 quando coda sbaglia un appoggio di alleggerimento e concede un contropiede al Pescara che il giovane Maistro tramuta in gol, riaprendo di fatto il match. I minuti successivi sono di panico per i giallorossi anche perché il tecnico pescarese Oddo azzecca i cambi e così la squadra abruzzese sembra più pericolosa in fase offensiva. In ben due occasioni Gabriel deve superarsi, prima su un tiro di Vokic e poi su una schizzata di testa di Meccariello, intervenuto per anticipare gli attaccanti avversari su di un lancio da centrocampo.
Quando ormai ci si aspetta che l’ultimo quarto d’ora di gioco possa essere di sola sofferenza, il Pescara sbaglia una ripartenza e Stepinski ne approfitta involandosi verso l’area avversaria. L’azione sembra simile a quella del primo tempo, quando Coda aveva sbagliato clamorosamente. Il polacco, invece, sembra incarnare Boniek per come va veloce. Silascia così dietro la difesa avversaria e poi conclude con un rasoterra che buca letteralmente Fiorillo sotto le gambe.
Negli ultimi minuti di gioco Corini sostituisce Mancosu per Majer esposta Henderson sulla trequarti. Il cambio rende la squadra meno votata all’attacco, ma ha il pregio di bloccare le avanzate pescaresi fino al triplice fischio dell’arbitro.
Per il Lecce è stato fondamentale vincere questa sera per sbloccarsi in casa e non perdere il treno delle prime in classifica. Ottima la prova di Stepinski, Mancosu e Adjapong, del solito Gabriel e dei due centrali Lucioni e Meccariello. Da rivedere Paganini, Calderoni e anche Coda che, sebbene abbia trovato la via della rete, ha commesso degli errori che sarebbero potuti costare caro nell’economia della partita.