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Settelacquare chiuso, decisione “tardiva e dannosa”

LECCE – Scoppia la polemica a Palazzo Carafa dopo la decisione del sindaco di Lecce Carlo Salvemini di chiudere il mercato ortofrutticolo di Settelacquare per quindici giorni dopo che la Asl ha accertato alcuni casi di positività al coronavirus tra gli operatori commerciali della struttura. Secondo i consiglieri di minoranza Gianpaolo Scorrano, Adriana Poli Bortone, Roberto Giordano Anguilla e Andrea Guido, si tratta di un provvedimento “tardivo e dannoso”.

“Tardivo perché, per il principio di precauzione, avrebbe dovuto effettuarla subito, non appena venuto a conoscenza dei primi casi di positività al Covid-19; procedere con urgenza  alla sanificazione, effettuare prontamente i tamponi a tutti gli operatori e, subito dopo, riaprire senza arrecare danno alcuno alle attività già duramente compromesse dall’emergenza e senza costituire fonte di pericolo per i tanti leccesi fruitori di Settelacquare”. E pure dannoso, perché “il temporeggiare del sindaco, tenendo il mercato aperto e senza nulla comunicare alla cittadinanza, unito all’intempestiva sanificazione eseguita da personale non qualificato (della Lupiae e non della Monteco come erroneamente riferito), sprovvisto dei necessari dispositivi di protezione e degli idonei macchinari, ha cagionato la chiusura del mercato per 15 giorni (e non per uno) ed il sorgere di un focolaio di infezione pericoloso non solo per gli operatori (di cui sette oggi risultano positivi) ma per tutti gli utenti di quella struttura”.

I consiglieri di opposizione, a questo proposito, hanno chiesto che gli operatori del mercato vengano debitamente ristorati per tutto il periodo in cui saranno costretti a restare chiusi. Ma non solo. Invitano anche il Comune a “farsi carico di tutta la merce deperibile che potrà acquistare per poi distribuirla ai cittadini in difficoltà per mezzo del Centro operativo comunale recentemente riattivato”.

“Restiamo, naturalmente, in attesa di conoscere – concludono – le doverose risultanze della Procura della Repubblica a seguito di quanto esposto sugli accadimenti che hanno portato, solo ieri, all’ordinanza ai sensi dell’articolo 50 del Tuel (Testo unico Enti locali)”.