Lecce, solo sprazzi di luce. Senza reti il ritorno in B
Si sapeva che sarebbe stato un esordio non semplice, e così è stato per il primo Lecce di Eugenio Corini. I giallorossi non sono andati oltre al pareggio contro un Pordenone, messo bene in campo da Tesser, ma non sicuramente una squadra impossibile da battere.
C’è da dire che il Lecce è andato in almeno tre occasioni vicino al gol, sbattendo però contro il muro eretto dalla difesa avversaria. L’inizio non è stato dei migliori con Meccariello che si addormentava in piena area di rigore e permetteva all’attaccante ospite, Ciurria, di colpire da ottima posizione. Serviva una parata eccezionale in uscita di Gabriel per evitare il vantaggio del Pordenone. Con il passare dei minuti il Lecce provava ad imbastire qualche manovra offensiva, ma i giallorossi appariva ancora troppo lenti nel muovere la palla e questo permetteva sempre agli avversari di chiudere gli spazi. Intorno alla metà del tempo arrivava un lampo del neo acquisto Listkowski. Il polacco, spostato per qualche minuto sul fronte sinistro dell’attacco, riceveva da Calderoni e poco fuori l’area di rigore scaricava un rasoterra che coglieva il palo alla destra di Bindi.
Il palo colto scuoteva il Lecce che da quel momento e fino al termine della frazione andava in due occasioni vicino al bersaglio. Prima Meccariello tirava a giro sugli sviluppi di un corner, ma la conclusione lambiva la traversa. Poi un ottima azione sulla destra, non veniva finalizzata da un opaco Mancosu, che ciccava il pallone. La palla restava però a disposizione di Coda, ma il suo tiro a colpo sicuro veniva respinto con il volto da Vogliacco. Si andava così all’intervallo sul punteggio di parità, un risultato giusto visto che anche dall’altra parte Mallamo, Diaw e Ciurria tenevano in apprensione la difesa giallorossa.
Ad inizio di ripresa il Lecce partiva cercando di abbassare i ritmi per evitare di restare senza benzina nell’ultima parte di gara. E proprio in questo primo quarto d’ora di gioco giungeva l’occasione più ghiotta per segnare. Henderson si faceva trovare pronto in area per riprendere un tiro masticato da Calderoni. Il sinistro dello scozzese sembrava destinato a finire la sua corsa in rete, ma il portiere Bindi riusciva a metterci la punta delle dita e a deviare la palla in corner.
Anche il Pordenone si faceva pericoloso con Mallamo che impegnava Gabriel e la partita, con il passare dei minuti, sembrava dovesse essere appannaggio della prima squadra che la avesse sbloccata. Per il Lecce ci provava Coda e Mancosu con due conclusioni che non trovavano lo specchio della porta. Diaw a venti dal termine metteva i brividi a Gabriel con un diagonale che usciva distante dai pali.
Corini nell’ultima parte di gioco mandava in campo Dubickas e Adjapong per gli stanchi Coda e Mancosu, ma il Lecce non riusciva più a creare reali pericoli per gli avversari, chiudendo così il match con un pareggio che, vista la rosa a disposizione oggi, può anche essere valutato positivamente.
Il Lecce in questa prima gara ufficiale della stagione ha mostrato solo a sprazzi di avere idee di gioco, dove si preferiscono le verticalizzazioni e le triangolazioni sugli esterni. Purtroppo la condizione atletica non ha permesso una riconquista alta del pallone e ha impedito che alcune azioni si sviluppassero in velocità. Tra i promossi sicuramente il polacco Listkowski che ha mostrato personalità e che sul versante sinistro dell’attacco potrà sicuramente far male a molte difese della B. Oltre al lui buone prestazioni di Lucioni e Majer, tra quelli della vecchia guardia, e Zuta ed Henderson tra i nuovi. Coda, invece, è apparso ancora lontano da una condizione buona ed, infatti, in alcune azioni si è visto come mancasse di rapidità di esecuzione. In difesa Meccariello ha avuto uno inizio da incubo, migliorando alla distanza. Anche Calderoni è apparso lontano dalla condizione ottimale, anche se nel secondo tempo si è fatto vedere di più in attacco. Mancosu e Petriccione meritano, invece, un discorso a parte. Il capitano ha iniziato la gara contratto, lontano parente del giocatore ammirato negli ultimi tre anni. Con il passare dei minuti, si è calato di più nella partita e nel secondo tempo ha fatto vedere cose positive, anche se poco redditizie per il risultato finale. Petriccione, in ultimo, è stato marcato molto bene dal centrocampo friulano, ma si vedeva chiaramente come il ragazzo risentisse del mercato ancora aperto perché ha sbagliato appoggi per lui elementari.
Ed è proprio il mercato che dovrà dare nuova luce al Lecce. Bisogna chiarire quanto prima queste situazioni particolari in uscita e fornire nuovi elementi a Corini, soprattutto nel reparto offensivo. La speranza è che già sabato prossimo ad Ascoli ci siano nuovi innesti che facciano nuovamente vibrare i cuori giallorossi.
Photogallery a cura di Andrea Stella