Henderson e Zuta pronti a dare tutto per il Lecce
LECCE – Non sappiamo se diventeranno due stelle del nuovo Lecce di Corini, certo è che Liam Henderson e Leonard Zuta hanno tutti i numeri per essere beniamini del pubblico giallorosso. Il biglietto da visita è di quelli importanti. Henderson ha un curriculum di tutto rispetto. Il centrocampista scozzese ha giocato in patria con il Celtic (con cui ha collezionato 5 scudetti) e l’Hibernian, e in Norvegia con il Rosenborg (dove ha vinto un campionato), prima di sbarcare in Italia con le maglie di Bari, Verona ed Empoli. Ma è il suo bottino nel campionato cadetto (sei reti in 22 gare) che fa ben sperare i tifosi giallorossi. Lo scozzese non si accontenta: “Sono un centrocampista box to box. Mi piace correre e segnare. Voglio fare più gol e più assist”. Henderson ha un modello a cui ispirarsi che risponde al nome di Steven Gerrard.
Difensore solido ed esperto, anche Leonard Zuta è pronto a dare una mano ai giallorossi nel difficile torneo di serie B. L’esterno sinistro nato a Goteborg in Svezia 28 anni fa, ha indossato le maglie di Hacken nel suo Paese, e del Rijeka (Norvegia) e del Konyaspor (Turchia). Nel suo palmarès una coppa di Svezia, uno scudetto e due coppe in Croazia. Al suo attivo anche 17 presenze con la maglia della nazionale macedone. E’ pronto a ricoprire più ruoli in difesa dove il Lecce è ancora a caccia di un esterno basso di destra. In quella posizione – fa sapere – ho già giocato in Croazia. Prediligo la fascia sinistra ma mi trovo bene in tutta la linea difensiva”. Il suo modello è Alessandro Nesta. “Giocare in Italia per me è una grande opportunità e il Lecce è una squadra con grandi qualità”.
A far da cerimoniere, come al solito, il responsabile dell’area tecnico Pantaleo Corvino. “Sono 45 anni che faccio calciomercato – spiega – ma questa è tra le più impegnative sessioni di campagna acquisti. Ad ogni buon conto tra le mie priorità c’è quella di mettere a disposizione dei calciatori e dello staff una struttura di prim’ordine”. Corvino continua a lavorare sotto traccia per completare la rosa da mettere a disposizione di Corini ma avverte: “Rinuncerò all’acquisto di qualche giocatore pur di ottenere un altro campo adiacente a quello che c’è già ad Acaya. Abbiamo già ristrutturato a nostre spese una palestra nuovissima perché i calciatori devono sentirsi orgogliosi di appartenere a questa società e noi dobbiamo offrirgli il migliore supporto per evitare anche che possano avere alibi”. La società giallorossa, dunque, prova a tornare ai fasti di un tempo come quando “chi arrivava nel Lecce non voleva più andarsene”.