“Un profondo ciclone mediterraneo dalle caratteristiche tropicali ha preso vita sullo Ionio dove sta intensificandosi ulteriormente in queste ore”. La conferma giunge dal meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara che spiega: “I valori di pressione al suo centro sono in forte calo e i venti in deciso rinforzo con estese mareggiate. In parte coinvolto anche il Sud Italia con piogge e temporali che stanno colpendo soprattutto la Calabria: sul basso crotonese si sfiorano già i 100 millimetri di pioggia, mentre onde lunghe fino a 2-3 metri raggiungono le coste ioniche”.
“Nelle prossime ore il tempo si manterrà instabile sulle regioni meridionali con ulteriori rovesci e temporali in primis sulla Calabria” – prosegue Ferrara di 3bmeteo.com – “ma occasionalmente anche su Sicilia, specie orientale, Puglia, specie Salento, nonché tra Molise, Campania e Basilicata. Al Centronord situazione invece tranquilla con sole prevalente e clima decisamente molto caldo per il periodo. Tuttavia si potrà formare qualche rovescio o temporale di calore entro sera su Alpi, Prealpi, pedemontane e Appennino, con locale sconfinamento fin su Lazio e Liguria”
“Massima allerta sulla Grecia, dove il ciclone mediterraneo farà landfall probabilmente come vero e proprio uragano” – avverte Ferrara di 3bmeteo.com – “in particolare sui versanti occidentali sono attese piogge torrenziali, venti impetuosi con raffiche anche superiori ai 150km/h. Saranno così possibili allagamenti o alluvioni lampo, danni e blackout elettrici”.
“Per quanto piuttosto rari, gli uragani mediterranei, o altrimenti detti medicane (da Med-iterranean Hurric-ane) – concludono da 3bmeteo.com – non sono nuovi soprattutto nel periodo compreso tra settembre, ottobre e novembre, quando il Mediterraneo ha massimizzato l’accumulo di calore. Tra i precedenti ricordiamo il medicane del novembre del 2019 sulle coste algerine, con alluvioni e tanti danni, ancora sulla Grecia nel settembre del 2018. Notevole anche il medicane nel basso Tirreno nel settembre del 1996, che provocò venti fino a 150km/h sulle Eolie, nonché il ciclone del novembre 2014 tra Malta e Sicilia orientale, anche in questo caso con venti tempestosi e danni”.