LECCE – Tre opuscoli per la “La Puglia che sarà” come recita lo slogan elettorale scelto per la campagna elettorale. Tre opuscoli per dare un contributo alla crescita della Puglia e del Salento, in settori chiave come agricoltura, sanità e turismo.
Si presenta così il programma del presidente di Italia in Comune alla Regione Puglia e candidato al Consiglio regionale nel collegio di Lecce, Paolo Pellegrino, illustrato questa mattina alla stampa.
“Questo lavoro – ha spiegato – è stato elaborato durante il periodo di lockdown, coinvolgendo quaranta persone tra professionisti, esperti, semplici cittadini in tavoli tematici riuniti sulle piattaforme online e in remoto. Un altissimo momento di confronto e di concertazione per dare un nostro libero contributo al programma di governo del centrosinistra. Ci siamo concentrati su tre fronti inevitabilmente stravolti dall’emergenza pandemica e per i quali occorre un ripensamento generale”.
I tre opuscoli contengono non solo le proposte, con dati e appositi capitoli di spesa, ma anche il resoconto dell’attività regionale del consigliere Pellegrino nel quinquennio 2015-2020, con proposte di legge a sua firma (poi approvate), mozioni, interrogazioni e risultati ottenuti dalla sua delega all’edilizia sanitaria, conferita a giugno 2019 dal governatore Emiliano.
Sull’agricoltura Pellegrino propone una rimodulazione della prossima programmazione Psr 2021-2027, favorendo procedure e graduatorie più snelle e veloci per ristorare gli agricoltori colpiti dalla Xyella. “Il batterio ha devastato le nostre campagne – ha spiegato – e molte di queste ora sono abbandonate. Per questo occorre un piano di investimento per la piantumazione di altre arbusti, la ricostituzione della nostra bellissima macchia mediterranea e la diversificazione delle colture. Stesso discorso per il comparto dell’agroalimentare e della zootecnia con misure che permettano a produttori, allevatori e gestori di agriturismo di mettersi in rete, promuovendo marchi di qualità e marchi di aree. Bisogna uscire dalle logiche individuali e fare sistema per promuovere il marchio Puglia”.
Sulla sanità l’obiettivo è il contenimento della mobilità passiva verso altre regioni (valorizzando i centri di eccellenza delle realtà pubbliche e private) e della spesa farmaceutica. “Tra le mie prime proposte ci sarà la modifica della legge regionale 36 sulla riorganizzazione del sistema delle aziende sanitarie con più autonomia alle direzioni generali rispetto alla politica, rotazione dei dirigenti apicali e delega dalle direzioni generali ai distretti e ai presidi ospedalieri per gli aspetti finanziari. Occorre anche puntare sull’innovazione della telemedicina e del telecontrollo”.
Il turismo diventa poi uno dei pilastri su cui rilanciare la Puglia e il Salento permettendo alle imprese di fare rete e di conoscere tutte le misure finanziarie disponibili per innovarsi e diversificare l’offerta.
“Dobbiamo uscire dalla logica del turismo di massa – ha sottolineato Pellegrino – ma far sì che i singoli territori abbiano un approccio diverso dando un ventaglio di soluzioni al turista. In Puglia, con una legge regionale che porta la mia firma e già approvata, esiste il turismo equestre che permette la valorizzazione di tutti i numerosi percorsi naturalistici di cui disponiamo. Valorizzazione necessaria anche per tutte quelle risorse naturali, paesaggistiche e artistiche che caratterizzano la Puglia e il Salento”.
Foto e video di Annamaria Niccoli