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Agriturismi pugliesi: calo significativo dei turisti statunitensi

BARI – La mancata riapertura delle frontiere agli Stati Uniti ha causato un vertiginoso calo delle presenze dei turisti nelle masserie pugliesi. L’allarme lanciato da Coldiretti Puglia è il risultato di un’analisi che evidenzia una diminuzione degli arrivi nelle strutture agrituristiche del 12% e una corrispondente e preoccupante riduzione del fatturato. “I turisti statunitensi – spiega Savino Muraglia presidente di Coldiretti Puglia – destinano un budget importante alle loro vacanze e affiancano il soggiorno all’acquisto dei prodotti di qualità pugliesi a partire proprio dall’olio extravergine di oliva, con un effetto negativo anche sulle esportazioni, con un calo del fatturato per le aziende di oltre il 20% per una fetta di mercato molto importante”.
L’attrice britannica Helen Mirren che di Tiggiano in provincia di Lecce ha fatto il suo buen retiro, e altre star di Hollywood come Francis Ford Coppola, Meryl Streep, Gerard Depardieu, Mickey Rourke, John Malkovich, Taylor Hackford, Ferzan Ozpetek, Mick Hucknall dei Simply Red, Kelly Ellis, Graham McPherson o Suggs frontman dei Madness, conquistati dalla bellezza dalle masserie storiche del Salento e della Valle d’Itria, non riescono a tornare in Puglia ancora oggi off-limits.
“I viaggiatori provenienti dagli Usa – afferma Filippo De Miccolis presidente di “Terranostra Puglia”, associazione agrituristica di Coldiretti – sono i turisti extracomunitari più affezionati alla Puglia, perché affiancano ai pranzi e ai pernotti le attività di didattica, di raccolta e di degustazione. Una perdita importante che si somma a quelle dei viaggiatori provenienti dalla Russia che sono stati in costante crescita negli ultimi anni. Spariti anche gli inglesi dalla Puglia, mentre deboli segnali arrivano da Germania e Svizzera, nonostante la riapertura delle frontiere da quasi 15 giorni”.
La posizione isolata nelle campagne in strutture familiari, posti letto e a tavola limitati e ampi spazi aperti rendono gli agriturismi i luoghi in cui è più semplice rispettare le distanze sociali e le norme di sicurezza anti-contagio. “Con l’arrivo della bella stagione sostenere il turismo in campagna – continua De Miccolis – significa anche evitare il pericoloso rischio di affollamenti al mare e anche per questo le strutture agrituristiche devono poter ripartire all’inizio di maggio riaprendo i cancelli della masserie, i percorsi naturalistici e gli spazi a tavola dove assaggiare le specialità della tradizione contadina dell’enogastronomia Made in Puglia”.

 

L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha colpito duramente l’attività agrituristica, la prima a risentire del blocco imposto dal Governo, ormai ferma da oltre due mesi con un aggravio economico di 300 milioni di euro sul sistema turistico pugliese. La capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo – ricorda Coldiretti –  è la qualità più apprezzata negli agriturismi pugliesi, ma nel tempo è aumenta anche la domanda di servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti”.
Il turismo domestico non compensa la perdita, con appena 34 milioni di italiani che hanno deciso di andare in vacanza per almeno qualche giorno durante l’estate 2020 con un calo del 13% secondo le analisi Coldiretti/Ixè pur tenendo conto che l’Italia rimane di gran lunga la destinazione preferita dalla maggior parte dei vacanzieri italiani. Secondo Coldiretti è a rischio un sistema turistico Made in Italy che si compone di 612mila imprese con oltre 700 mila unità locali e rappresenta il 10,1% del sistema produttivo nazionale, superando il settore manifatturiero, con 2,7 milioni di lavoratori, il 12,6% dell’occupazione nazionale secondo Unioncamere.
“E’ stato colpito un settore che sta registrando in Puglia una crescita a due cifre con il 16,5% di aumento del numero degli agriturismi in Puglia con 850.000 presenze annue registrate nelle aziende agrituristiche pugliesi – conclude il presidente De Miccolis. Anche i vip contadini che hanno masserie e aziende agricole in Puglia hanno annullato i viaggi verso la regione per la preoccupazione di essere messi in quarantena al rientro nei loro Paesi. Oggi ci sono le condizioni per poter ripartire in sicurezza.”