GALATINA – Più di 200 sedie bianche vuote, poste all’interno dell’intera Piazza San Pietro. Ad ognuna di esse, era associato il nome di ogni singola attività commerciale. La manifestazione promossa dal comitato “SoS Galatina”, alla quale si sono associati il Gruppo Pin (Partite Iva Nazionali), Ufs Italia (Unione Nazionale Feste e Sagre) è stata pacifica, ma incisiva.
Numerosi i rappresentanti istituzionali locali e nazionali presenti: dal sindaco di Galatina, Marcello Amante, all’assessore regionale con delega allo Sviluppo economico, Loredana Capone, al consigliere regionale di Forza Italia, Aldo Aloisi, per arrivare al deputato del Movimento 5 Stelle, Leonardo Donno, fino ai rappresentanti della Lega, il vicesegretario federale Andrea Crippa ed il senatore Roberto Marti. Sono stati loro i destinatari dei messaggi lanciati dai promotori del presidio che invocano risposte immediate ed efficaci: “Esigiamo una risposta ai nostri temi, che sia positiva o negativa, ma deve arrivare”.
Nonostante questo 18 maggio abbia segnato il ritorno alla normalità per molti italiani, per altri, come esercenti e possessori di Partita iva, è un giorno di protesta. I due mesi di chiusura forzata non hanno portato alcun guadagno, ed alla riapertura, le tante attività commerciali si sono ritrovate sguarnite, senza precise indicazioni sulle modalità di riapertura, ma soprattutto senza un sostegno concreto da parte del Governo centrale: “La situazione per i commercianti, per gli artigiani, per le partite iva è drammatica. Non basta farci riaprire, ma vogliamo essere messi nelle condizioni di farlo”, afferma Luca Bandello, proprietario di un bar a Galatina ed uno dei maggiori promotori della manifestazione.
“Ci servono iniziative che riducano i costi delle attività, risposte che non si perdano nei meccanismi della burocrazia, – vedi finanziamenti bancari -. Chiediamo agli enti facenti parte dello Stato che siano di supporto e non di contrasto alla nostra ripartenza”.