LECCE -Il Coronavirus non ferma la violenza domestica, così come lo stalking. Tra il 2 e il 5 marzo le richieste di aiuto delle donne ai centri antiviolenza della rete D.i.Re. sono aumentati del 75% rispetto all’anno precedente, secondo quanto reso noto dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Ed è per questo che non si deve smettere di parlare del fenomeno. Anzi, è proprio in questi momenti che bisogna sfruttare a proprio vantaggio gli strumenti digitali per allargare la platea. Basta avere un po’ di coraggio e osare. Questo è quello che hanno deciso di fare la consigliera regionale pugliese di Parità, avvocata Anna Grazia Maraschio, con il regista barese Alessandro Piva e l’Università del Salento.
Ed ecco che il prossimo 28 aprile dalle ore 8.15, sulla piattaforma Teams, ci sarà la proiezione in streaming del docufilm “Santa Subito”, vincitore del Premio del Pubblico Bnl alla XIV Festa del Cinema di Roma. L’iniziativa è rivolta agli studenti del Dams e a tutti gli altri studenti dell’Università del Salento, a seguire gli interventi da remoto dei protagonisti del lavoro di Piva e dei rappresentanti istituzionali.
«Nel difficile periodo di lockdown per il Covid-19 che stiamo vivendo da oltre un mese, molte iniziative culturali e sociali hanno subito pesanti battute d’arresto, venendo cancellate o rinviate a lontane e indefinite date da destinarsi. Noi abbiamo invece deciso di intervenire per evitare la cancellazione dell’evento di presentazione e proiezione del docufilm “Santa Subito”, diretto da Alessandro Piva e prodotto da Fondazione Con il Sud e Apulia Film Commission, previsto per gli studenti del corso in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo dell’Università del Salento, all’interno di un progetto più ampio per la sensibilizzazione sulla violenza di genere»spiega la Consigliera regionale di Parità, l’avvocata Anna Grazia Maraschio.
L’opera di Piva racconta la vicenda di Santa Scorese, la giovane attivista cattolica brutalmente uccisa sotto casa sua a Palo del Colle. 13 coltellate inferte dal suo persecutore dopo 3 anni di appostamenti, minacce, tentativi di violenza e denunce. Era il 15 marzo 1991 quando la vita le veniva strappata via sotto lo sguardo impotente dei genitori. Un lavoro, quello di Piva, che rende omaggio e memoria alla storia della prima vittima di stalking in Italia, quando il reato ancora non veniva riconosciuto, e che ricorda quanto ancora ci sia da lavorare per arginare il dilagante fenomeno di queste violenze.
«Proiettare il film e divulgare la vicenda di Santa Scorese presso le giovani generazioni vuol dire sensibilizzarle su un tema che non può scivolare sottotono nel nostro quotidiano, neanche quando questo è sconvolto dall’emergenza Coronavirus – commenta Piva -. Significa porre le basi per un futuro all’insegna del rispetto e della reciprocità, seguendo quella che è la missione della Consigliera regionale di Parità che ringrazio per aver scelto di portare avanti l’evento nonostante tutto. Credo che questo sia un segnale importante anche per chi subisce violenza».
Di concerto con la Seminal Film, società distributrice del docu-film, e con il corso di laurea Dams dell’Università del Salento presieduto dalla professoressa Daniela Castaldo, la proiezione e presentazione in remotodi “Santa Subito” è destinata agli studenti universitari nell’ambito del corso di Teorie e Tecniche del Linguaggio Audiovisivo del professo Francesco Ceraolo. Si inizia alle ore 8.15 del mattino di martedì 28 aprile con lo streaming del film e si proseguirà, dalle 09:15,con gli interventi in videoconferenza del regista, Alessandro Piva, di Rosa Maria Scorese, insegnante, protagonista del film e sorella di Santa Scorese, di Maria Pia Vigilante, avvocata e presidente di Giraffa Onlus, specializzata sui diritti delle donne, della consigliera di Parità Anna Grazia Maraschio, di Luca Bandirali, studioso di cinema e televisione, di Anna Maria Cherubini, delegata del Rettore alle Politiche di Genere, introdotti dai saluti del Magnifico Rettore dell’Università del SalentoFabio Pollice, del direttore del dipartimento di Beni CulturaliRaffaele Casciaro, e della Presidente di Apulia Film CommissionSimonetta Dellomonaco.