Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta del centrodestra del Comune di Lecce
“Lecce non può essere amministrata ancora così. Questa forma di governo è una tacita dittatura. Dopo aver chiesto più volte il dialogo e l’incontro, senza mai ricevere risposta, riteniamo sia giunto il momento di denunciare uno status quo indegno di qualsiasi forma di democrazia.
I decreti e le normative vigenti, ad oggi, non consentono ancora il regolare svolgimento delle funzioni amministrative. I consiglieri non possono infatti operare nella loro funzione, solo al Sindaco sono concessi pieni poteri. Ma è quello che realmente accade? L’attività politica è veramente sospesa? I margini di manovra governativi sono indirizzati veramente solo per affrontare temi che riguardano l’emergenza che Lecce, come tutta l’Italia, vive in questo periodo? La risposta è no.
L’attività politica, infatti, continua ad andare avanti in maniera incontrollata, non secondo regole democratiche bensì solo nella forma che sposa gli interessi e le priorità di Sindaco e Assessori; senza alcuna opposizione, senza nessuna supervisione.
Sono infatti ormai tante le delibere di giunta approvate nel silenzio più totale, molte delle quali non attinenti con la crisi ancora in corso.
Dal sostegno al progetto “Siam stop intolerance against muslism” , passando per il riassetto del trasporto pubblico urbano, continuando con il protocollo d’intesa per la gestione dei luoghi e delle istituzioni culturali (a riguardo informiamo i leccesi che l’agenda programmatica degli spettacoli culturali nei nostri teatri e musei non è più nelle disponibilità della Città ma in quelle della Regione), solo per fare alcuni esempi, ma potremmo continuare.
Abbiamo scelto, in queste settimane, di mettere da parte polemiche politiche, ritenendo di dare priorità all’impegno unanime e concorde per aiutare i nostri concittadini.
Un silenzio responsabile e di buon senso, che tornassimo indietro certamente riavremmo, ma se ci troviamo costretti a romperlo, denunciando oggi quanto in oggetto, è perché la maggioranza non ha operato con altrettanto senso civico, approfittando politicamente dell’occasione.
In data 27 marzo, abbiamo inviato una Pec, unico canale percorribile di interlocuzione per noi consiglieri in questa condizione di emergenza, dove proponevamo di devolvere i gettoni di presenza non maturati, in favore dei bisognosi.
In data 1 aprile, abbiamo protocollato la proposta della creazione di una cabina di regia unica in cui e con cui impegnarci insieme per il bene della città, nel rispetto delle giuste e dovute proporzioni numeriche delle forze politiche del Consiglio.
Mai nessuna risposta è stata data.
La giunta va avanti con le sue delibere, il Sindaco con le sue dirette Facebook.
Quando ha intenzione il primo cittadino di relazionare al Consiglio su quanto fatto fino ad oggi e su quanto intende fare in futuro?
Su settori chiave della vita del nostro Comune come il commercio, l’artigianato o il turismo (in particolar modo quello balneare, data la stagione estiva alle porte), intende aprire un tavolo di confronto secondo i modi e termini che la legge oggi ci consente o vuole continuare con una tacita dittatura?
Dobbiamo forse intendere, noi e i cittadini, che non esiste più la sovranità del Consiglio, come da statuto, come democrazia vuole, ma un uomo solo al comando, in compagnia della sua giunta?
Per una volta, il signor Sindaco ci degnasse di risposta.
Siamo stanchi del suo arrogante atteggiamento incurante della controparte.
Siamo stanchi di dover osservare componenti del Governo operare con disinvoltura mentre noi rimaniamo a casa, rispettosi della legge. Le regole devono essere uguali per tutti.
Siamo stanchi anche di ricevere continue segnalazioni del primo cittadino senza guanti e mascherina a contatto con le persone. Non è confacente al momento che viviamo il messaggio che trasmette, anzi è pericoloso e irresponsabile. Il Sindaco dovrebbe, il condizionale è purtroppo d’obbligo, dare l’esempio. Se non intende tutelare la sua salute, lo facesse per quella degli altri leccesi.
In conclusione, proponiamo di convocare con estrema urgenza il Consiglio comunale per riferire all’aula circa quanto fatto dalla giunta in questi mesi e per poter affrontare le mozioni da noi protocollate via Pec su temi importanti quali la decurtazione di Tosap e Tari, o la richiesta di una cabina di regia unica per far fronte all’emergenza.
Inoltre chiediamo di procedere quanto prima al ripristino delle commissioni al fine di supervisionare atti e iter amministrativi di queste settimane di attività politica del governo solitaria e incontrollata”.