SOLETO – La delicata situazione della Residenza sanitaria assistita (Rsa) La Fontanella si trasforma in un caso giudiziario. Dopo le continue segnalazioni fatte dai familiari degli ospiti della struttura, ed a seguito dell’informativa depositata dai Carabinieri di Soleto e dai Nas, la Procura di Lecce ha aperto un’indagine conoscitiva sui contagi ed i decessi della casa di cura.
Le famiglie degli anziani ospiti si sono affidati agli avvocati Angela Rizzo e Carlo Gervasi, che è intervenuto al telefono per Salentolive24: “Le accuse mosse dai familiari verso gli operatori della struttura La Fontanella consistono nello stato di abbandono, nella mancanza di assistenza, nell’assenza di cura ed attenzione. Sono tutte carenze che poi hanno provocato maltrattamenti dovuti a denutrizione, disidratazione”.
Non solo un’assistenza inadeguata. Al centro dell’inchiesta, ci sarebbe anche una comunicazione difficoltosa ed inesatta tra le richieste di informazioni avanzate dai parenti e le risposte fornite dagli operatori.
Nelle ultime ore, sui social sono apparsi messaggi di denuncia, che puntano il dito contro la struttura, rea di non aver saputo comunicare il reale stato di salute degli anziani ricoverati: “Mi dicevano che mia nonna sta benissimo, si è ripresa, ma dato che è un po’ cianotica l’hanno portata per osservazione in ospedale. Invece la nonna è morta, ma in struttura la credono in piena salute e viva in qualche ospedale”.
Stando alle parole dell’avvocato Gervasi, durante la giornata odierna, è emerso un altro caso, riguardante una signora di Aradeo, deceduta lunedì 30 marzo: “Sino ad oggi, i parenti hanno rintracciato la struttura chiedendo informazioni sulla propria cara, ma è gli è sempre stato risposto che la signora era ricoverata presso l’ospedale Vito Fazzi di Lecce e, di conseguenza, non si avevano informazioni”.
Per dovere di cronaca, abbiamo chiesto una replica anche alla dirigenza della struttura La Fontanella. Al momento però, non è pervenuta alcuna riposta alle pesanti accuse ricevute.