BARI – “Anche oggi il fabbisogno di Dpi non è stato coperto dagli invii della Protezione civile nazionale”. E’ quanto afferma il presidente della Regione Puglia Michele Emilianoche è tornato a parlare delle forniture da parte della Protezione civile nazionale, dei dispositivi di protezione individuale (Dpi) destinati a tutti coloro che stanno svolgendo servizi essenziali, come medici, personale sanitario, 118, medici di famiglia e farmacisti. “Nel pomeriggio, dalle ore 16 in poi, siamo stati impegnati in una lunghissima riunione in videoconferenza con Roma per stabilire i criteri di ripartizione dei Dpi tra le regioni. È stato concordato un criterio – spiega il governatore pugliese – che tenga conto del numero complessivo del personale socio-sanitario, comprensivo quindi di tutto il personale degli ospedali pubblici, privati ed ecclesiastici, ma anche di tutti i medici di famiglia, i pediatri di libera scelta, i medici della continuità assistenziale e tutto il personale socio-sanitario coinvolto nella gestione delle oltre 130 strutture per la cura degli anziani. Questo criterio dovrebbe mitigare gli effetti disastrosi del criterio che fino ad oggi la Protezione civile si è data, senza condividerlo con le Regioni, di ripartire i Dpi secondo il numero dei contagiati. Abbiamo anche precisato che il criterio suddetto va anche corretto calibrandolo al numero della popolazione, per evitare che le regioni con il minor numero di dipendenti vengano penalizzate rispetto ad altre a parità di abitanti”.
Il dirigente della sezione Protezione civile della Regione Puglia, Mario Lerario, dal canto suo, ha comunicato che da ieri a oggi, 28 marzo, sono arrivate da Roma – Dipartimento Protezione Civile le seguenti forniture:
mascherine ffp3 1.335
mascherine ffp2 62.740
mascherine chirurgiche 112.600
mascherine TNT (di tipo Montrasio non a uso chirurgico) 36.000
tute 0
ventilatori 0