Con il protrarsi dell’emergenza sanitaria e il crescente numero dei contagiati da Covid-19, diminuisce in modo allarmante la disponibilità di respiratori nelle terapie intensive degli ospedali italiani. Nel nord del Paese, i nosocomi sono quasi al collasso e per il sud in cui si prevede un picco di contagi tra fine marzo ed inizio metà aprile, bisogna agire per tempo.
Confartigianato e l’Associazione del Sistema Confartigianato che si occupa di progetti solidali, hanno messo a disposizione delle strutture ospedaliere italiane 20 ventilatori polmonari pressometrici. Destinatari della donazione le strutture impegnate in prima linea nell’assistenza ai pazienti colpiti da coronavirus.
Entro fine settimana verranno consegnati in Lombardia i primi sei apparecchi dei quali tre verranno donati all’ospedale “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo ed altri tre all’ospedale “Luigi Sacco” diMilano.
Nei prossimi giorni, riceveranno i respiratori altre strutture ospedaliere, tra quelle maggiormente congestionate e in difficoltà per la carenza di strumentazione.
Anche Confartigianato Imprese Lecce è stata protagonista in questa gara di solidarietà che ha visto coinvolti attivamente numerosi operatori della Provincia di Lecce. La volontà è quella di “offrire un contributo concreto alla battaglia che tutto il Paese sta combattendo contro il virus – spiegano da Confartigianato – a cominciare dalle strutture sanitarie in prima linea a fronteggiare l’emergenza. Siamo convinti che facendo tutti la nostra parte, uniti, responsabili e solidali al fianco delle persone e degli imprenditori, potremo superare l’emergenza sanitaria e costruire le condizioni della ripresa economica”.
Un gesto tangibile che conferma come Confartigianato mantenga, anche in situazioni straordinarie, la propria linea guida anteponendo le azioni alle parole.
“In questo drammatico momento – dice Italo Macori, presidente di ANCoS Confartigianato – abbiamo sentito il dovere di aiutare il personale medico e infermieristico che senza sosta sta lavorando per garantire assistenza ai malati. Mai come ora sentiamo forte il richiamo alla solidarietà, per la quale ci adoperiamo da sempre: ogni gesto che serva a salvare vite umane noi lo faremo, nei limiti delle nostre possibilità”.