Stipati come sardine, trattati come numeri solo per fare business. Sono i ragazzi e i ragazzini che ieri sera si sono ritrovati in una nota discoteca della provincia di Lecce per una festa di Carnevale. Con un solo pensiero in testa: ballare e divertirsi tranquillamente in compagnia di amiche e amici. Ma francamente questo obiettivo è miseramente fallito. Per una serie di ragioni. Intanto perché sono stati venduti troppi biglietti d’ingresso rispetto all’ampiezza della location, tanto più che erano previste due fasce orarie per l’ingresso e l’uscita, riservate ai ragazzi minorenni e a quelli maggiorenni. Facile immaginare il caos una volta che i gruppi si sarebbero mescolati. Risultato? Scene da panico, massima confusione e aria irrespirabile si sono registrate mentre i ragazzini erano in fila per riprendere i loro giubbotti e cappotti (insufficiente il numero delle persone addette al rilascio degli abiti). Alcuni di loro hanno accusato un malessere. Per soccorrere una ragazza, in particolare, si è reso necessario l’intervento di un’ambulanza del 118. Ma quel che è peggio è che al bar – secondo quanto riferito da diversi ragazzi – sarebbero stati distribuiti cocktail anche ai minorenni, infischiandosene dei divieti normativi. E nei bagni più di qualcuno ha vomitato. Per non parlare della puzza nauseabonda che si respirava all’interno della discoteca, anche sulla pista da ballo. E non proveniva certamente da una semplice sigaretta…
E per finire, intorno alle 3.45 i ragazzi maggiorenni sono stati invitati esplicitamente ad uscire dalla discoteca. Peccato che in molti siano stati costretti ad attendere al freddo e al gelo, e per più di un’ora, la navetta che li avrebbe riportati sani e salvi a casa. Insomma, una serata non certo da ricordare. Perché l’importante non è solo partecipare ma soprattutto divertirsi in tutta tranquillità e in assoluta sicurezza.