È uno degli ultimi arrivati, ma è già un leader della truppa di Liverani. Antonin Barak ha disputato due gare in maglia giallorossa e in entrambe le occasioni è arrivata la vittoria. Numeri importanti in una squadra che non vedeva un successo da fine novembre. Se con il Torino giocatore ceco ha trovato il primo sigillo con la nuova maglia, con il Napoli c’è andato molto vicino e solo una parata spettacolare di Ospina gli ha impedito la gioia del gol.
«Vincere a Napoli non è facile per nessuno.» Esordisce in conferenza la mezzala. «Al San Paolo abbiamo dimostrato di essere una squadra di livello. È stato per me un inizio eccezionale in maglia giallorossa, ma questo deve essere solo l’inizio di un cammino difficile per arrivare alla salvezza. Mancano ancora quindici gare.»
Barak è stato di sicuro la ciliegina sulla torta del mercato invernale giallorosso, un giocatore di categoria superiore che è divenuto già un idolo per i tifosi e indispensabile negli equilibri tattici di Liverani.
«Vedere così tanti tifosi, che ci aspettavano al ritorno da Napoli, è stato bellissimo. Sono venuto qui a Lecce per rilanciarmi e per salvare questa squadra dalla retrocessione. Appena mi ha contattato il direttore. Meluso, ho subito capito che il club mi voleva a tutti i costi e il direttore mi ha conquistato con il suo modo gentile di porsi. Sono qui anche per riconquistare la Nazionale dove non gioco da un po’, perché sento molto il senso di appartenenza verso la mia Patria. Mi piacerebbe essere convocato già nell’amichevole con il Messico a fine marzo.»
Antonin Barak è uno di quei giocatori che preferisce far parlare il campo e non ama alimentare polemiche. Ad Udine è stato accusato di non allenarsi adeguatamente agli standard del gruppo, ma a queste affermazioni non vuole rispondere. «Per rispetto del Lecce, non voglio parlare adesso di questa questione, ne parlerò in seguito. Sicuramente non sono ancora al top, infatti contro il Torino negli ultimi 15 minuti sentivo di essere stanco. Ancora posso crescere in condizione e i tifosi se ne accorgeranno.»
Domenica la gara contro la Spal, del neo tecnico Di Biagio, sarà un crocevia per la salvezza e Barak è consapevole dell’importanza di vincere. «Sarà una gara difficilissima che vale più dei tre punti in palio. Noi dobbiamo restare concentrati perché in A si può vincere o perdere contro chiunque. In settimana Liverani ci fa preparare adeguatamente ogni sfida; a me dice di avere fiducia nelle mie qualità e di pensare sia alla fase difensiva sia a quella offensiva. Io sono convinto che se giochiamo come possiamo, alla fine arriverà la vittoria»
Infine il centrocampista del Lecce, non nasconde quelli che sono i suoi idoli passati e presenti. «Mi ispiro a Schweinsteiger, Iniesta e Kevin De Bruyne.» Tutti giocatori che hanno fatto e fanno la differenza. Si spera che anche Barak diventi l’ago della bilancia per il destino del Lecce in questa serie A.