Gianni De Benedittis e il fantastico mondo di futuroRemoto
LECCE – Un artista a tutto tondo. Perché chiamarlo semplicemente orafo è sin troppo riduttivo. Gianni De Benedittis è molto di più. Un designer, un artigiano, un professionista esemplare. Che ora raccoglie (e il percorso appare solo agli inizi) il meritato successo. FuturoRemoto è il brand che lo accompagna in giro per il mondo e ne scandisce ogni momento mettendo in vetrina i suoi gioielli, autentiche opere d’arte capaci di offrire un valore aggiunto a chi li indossa. Collane, pendenti, orecchini: ogni oggetto si trasforma quasi in un “soggetto” sprigionando sensazioni uniche.
La storia di Gianni De Benedittis e dei suoi gioielli è narrata molto bene nel libro scritto da Giovanna Ciracì. E’ un viaggio per certi versi inconsueto nel fantastico mondo di futuroRemoto. Una monografia un po’ anomala. “De Benedittis – ha spiegato Giovanna Ciracì – è un personaggio schivo, introverso, ma con una forte personalità. Preferisce parlare attraverso la sua arte. Con me in qualche modo si è aperto, per questo voglio ringraziarlo pubblicamente per avermi fatto entrare nella parte più bella, più intima della sua arte. Questo è un prodotto editoriale innovativo perché nasce come monografia ma sfiora la formula del catalogo d’arte perché non si poteva non raccontare la storia di Gianni e del suo marchio senza associare immagini significative che potessero dare dimostrazione visiva del suo grande estro”. Ciracì ringrazia anche l’editore Stefano Donno che con i ‘I Quaderni del Bardo’ “continua a mantenere alta la qualità in campo editoriale”.
Anche nella serata dedicata alla presentazione del suo libro, De Benedittis non indossa i panni del protagonista. Non si scompone. Resta se stesso fino in fondo. Preferisce passare il testimone ad altri, a Lucia Inghirami (fondatrice e direttrice artistica di Donna Jewel) e alle altre “sue” donne, amiche d’infanzia e preziose compagne in questo incredibile viaggio onirico che lo ha condotto nel patinato mondo del glamour e del fashion tra Il cinema di Ferzan Özpetek e la moda di Gattinoni. Sempre con uno stile unico e inimitabile.