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Lezione di calcio del Bologna. Il Lecce si sveglia tardi

Un Lecce in piena crisi di gioco e risultati stecca anche l’ultima partita del 2019, subendo una sconfitta evidente contro il Bologna di Mihajlovic che va al di là del 2 a 3 finale.

Liverani aveva chiesto alla vigilia una squadra con carattere, ma i giallorossi hanno retto per solo venti minuti, lasciando poi il palcoscenico ai felsinei nelle cui fila Orsolini, Palacio e Sansone hanno fatto il bello e cattivo tempo in area salentina.

L’inizio era stato confortante per i giallorossi che dopo dieci giri di orologio avevano avuto l’illusione di essere passati in vantaggio. Babacar, infatti, aveva finalizzato alla grande un’azione corale di rimessa, ma l’urlo di tutto lo stadio era stato strozzato dalla segnalazione dell’assistente dell’arbitro Abisso, confermata dal Var.

Il gol annullato a Babacar aveva l’effetto di smorzare l’entusiasmo dei ragazzi di Liverani, tra i quali Mancosu era partito titolare pur non essendo in perfette condizioni. Infatti, quando il trequartista sardo iniziava a perdere le distanze tra i reparti offensivi, la squadra si allungava e il Bologna prendeva il possesso del campo di gioco. Le occasioni per gli ospiti erano davvero tante e solo l’imprecisione e la bravura di Gabriel, consentivano ai giallorossi di mantenere la porta inviolata. A due minuti dal termine del primo tempo, però, il portiere brasiliano doveva capitolare sul tap in di Orsolini dopo una sua respinta su conclusione di Sansone.

Ad inizio ripresa Liverani cambiava un nervoso e impreciso Tachtsidis (ammonito nel primo tempo dopo un diverbio con Medel e sedato dall’applauditissimo Mihajlovic di cui parliamo a parte) e inserva Shakhov, l’unico cambio a sua disposizione in mediana, ma non c’era un miglioramento in campo, anzi il Bologna nel giro di dieci minuti chiudeva il match con due gol (al minuto 11 e a quello 21) di Soriano e del funambolo Orsolini.

Il Lecce era come un pugile alle corde con il Bologna che sembrava divertirsi a irridere i giallorossi con una melina fatta di passaggi e verticalizzazioni. Solo negli ultimi minuti di gioco, con l’ingresso di La Mantia, Babacar trovava più libertà in area e tramutava in gol (al minuto 85) un bell’assist di Calderoni. Allo scoccare del novantesimo Farias in posizione centrale riusciva a trovare l’angolino basso per il 3 a 2. Nei minuti di recupero il Lecce non riusciva, però, a compiere il miracolo dell’ennesima rimonta.

Adesso il Lecce è solo ad una lunghezza dalla zona rossa e si dovrà provvedere a mettere una pezza ad un mercato estivo pessimo. Servono almeno 5 elementi e tutti di comprovata esperienza per la Serie A per poter ambire a mantenere la categoria. Il mercato estero sarà anche meno salato di quello interno, ma si è visto chiaramente che gli acquisti arrivati da altri Paesi sono stati autentici fallimenti ed oggi i giallorossi necessitano di esperienza e qualità.

Photogallery a cura di Andrea Stella