È un Lecce troppo brutto per essere vero quello che perde malamente sul campo di un Brescia che si avvicina a sole due lunghezze dai giallorossi, con la possibilità di sorpasso mercoledì nel recupero con il Sassuolo. La gara si è decisa nella prima frazione di gara quando due errori della difesa leccese hanno mandato le squadre negli spogliatoi sul punteggio di 2 a 0 per i padroni di casa.
L’inizio del Lecce non era stato male e dopo un minuto di gara Lapadula subiva un fallo da rigore, ma Irrati fischiava fallo contro l’attaccante. Decisione clamorosa di un arbitro che, durante tutta la partita, non ha saputo tenere le redini della difficile gara, ammonendo in maniera spropositata da entrambe le parti. Il Lecce nella prima mezz’ora reggeva bene il campo, ma dopo un’altra conclusione da fuori di Calderoni, respinta con i pugni di Alfonso, si spegneva e al 32’ passava il Brescia. Punizione dalla trequarti di Tonali, lancio in area e la difesa giallorossa restava a guardare la palla spostarsi da sinistra a destra fino al tocco facile facile Chancellor a porta vuota.
La reazione dei giallorossi non c’era perché Shakhov sbagliava anche i passaggi più elementari e l’assenza di Petriccione a centrocampo si faceva sentire sia in fase di possesso sia in fase di recupero palla. Quando si pensava che si potesse andare negli spogliatoi col minimo svantaggio, nel tentativo nella ripresa di recuperare grazie agli innesti dalla panchina di Falco e Farias (non in perfette condizioni) il Lecce subiva il gol che le tagliava le gambe. Cross innocuo dalla sinistra su cui Gabriel poteva intervenire tranquillamente. Il portiere brasiliano però lasciava scorrere la sfera sulla quale si avventava sulla linea di fondo Sabelli che la rimetteva al centro per il facile tap-in di Torregrossa.
Al ritorno dall’intervallo Liverani mandava in campo Falco per l’abulico Shakhov, ma i risultati si vedevano solo in parte. Il Lecce costruiva bene l’azione sulle fasce, ma di palloni pericolosi in area non ne arrivavano. Il gol, invece, arrivava dall’altra parte quando i giallorossi erano in inferiorità numerica temporanea per l’infortunio allo sloveno Majer. Torregrossa era bravo a vincere un contrasto contro Rispoli, troppo leggero nell’occasione, e dall’azione che ne seguiva Spalek da solo segnava nella porta sguarnita. Tre gol del Brescia e tre gol a porta vuota: una difesa in versione babbo natale.
Liverani, a questo punto, metteva in campo prima Farias e poi Babacar, proponendo una squadra iper offensiva. Falco su punizione, La Mantia e, infine, proprio Babacar avevano la palla del possibile gol che avrebbe potuto rendere più movimentato il finale di gara, ma un bravo Alfonso e l’imprecisione dei suoi attaccanti rendevano ancora più amaro il pomeriggio dei giallorossi che, nei minuti di recupero, rischiavano anche di subire il quarto gol.
Adesso Tabanelli e compagni devono cancellare in fretta questa brutta prestazione nella speranza di poter vincere finalmente in casa domenica prossima contro il Bologna nella gara precedente al Natale. Poi ci sarà tempo di definire i nuovi acquisti perché questa squadra ha un necessario bisogno di rinforzi nel reparto arretrato e sulla mediana. Finora dei nuovi acquisti solo Lapadula e Rossettini sono stati dei veri rinforzi per Liverani, ora, però, bisognerà fare arrivare a Lecce gente di categoria perché il gruppo della B sta facendo miracoli, che non sempre riescono.