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Movida leccese, semaforo verde per il food

LECCE – Negozio di vicinato o vendita al dettaglio e somministrazione di alimenti e bevande? Una questione annosa e che continuna a fatr discutere giudici e avvocati. Nelle ultime ore il Consiglio di Stato ha confermato la linea del Tar di Lecce ed anzi, con una ordinanza particolarmente dettagliata, ha condiviso appieno le tesi sostenute dall’avvocato Daniele Montinaro in riferimento al cosidetto “ricorso zero” che ha finalmente dato una linea risolutiva sulla vicenda che da decenni coinvolge i locali del centro storico di Lecce. Con questa sentenza appare più semplice per il gestore di un locale effettuare il cambio di destinazione d’uso e la possibilità, dunque, di aprire un’attività di somministrazione di alimenti e bevande.

“Siamo molto soddisfatti . afferma Montinaro – non solo perché il Consiglio di Stato ha confermato il provvedimento del Tar Lecce, ma anche perché l’ordinanza riprende esattamente molte delle tesi da noi sostenute anticipando anche il fumus della fattispecie. E’ certamente una sorta di rivoluzione nel settore ed una pronuncia che avrà evidentemente notevoli effetti su molte attività che da anni subiscono una ingiusta disparità di trattamento e che continuano ad essere vessate da sanzioni pecuniarie molto ingenti pur avendo tutti i requisiti, invece, per esercitare la somministrazione di alimenti e bevande ovviamente previo cambio di destinazione d’uso”

“Peraltro, come già sostenuto in tutte le sedi – sottolinea l’avvocato Montinaro – non risulta vera la preoccupazione dell’Amministrazione che vedrebbe ora una sovversione del tessuto urbanistico della zona; la situazione di fatto del centro storico è già evidentemente cambiata e non si comprende come si possa ancora affermare il contrario e, soprattutto, non corrisponde al vero che tutti i locali di cosiddetto commercio al dettaglio potranno cambiare destinazione, ma solo quelli che corrisponderanno a determinati requisiti.”.