Una laurea honoris causa a Pistoletto: “Ringrazio i miei genitori”
LECCE – L’omaggio di Lecce a Michelangelo Pistoletto è solo un picciolo ringraziamento ad un grande artista italiano che ha segnato la storia dell’arte tra la metà del secolo scorso e i giorni nostri. In una sala gremita di ragazzi, curiosi e appassionati, il Maestro ha ricevuto la Laurea honoris causa dell’Accademia di Belle Arti di Lecce. “Siamo molto orgogliosi e onorati di ospitare a Lecce Michelangelo Pistoletto e di conferirgli una laurea- ha affermato il presidente dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, Luigi Puzzovio -Personalmente sono affascinato dalla grande visione di insieme che esprime il Maestro. Vorrei tanto poter contribuire durante il mio mandato a innovazione profonda della nostra istituzione per ispirarsi al modello di città delle arti fondato da Pistoletto”.
Pistoletto è riuscito con le sue opere a capovolgere i crismi stessi dell’opera d’arte. Il quadro non è più un oggetto da contemplare passivamente ma al contrario diventa uno specchio nel quale tuffarsi. Un’immersone artistica che fa leva sull’empatia. E non solo. “Quello che vediamo nello specchio non può essere falsificato”, ebbe a dire in una recente intervista.
“Ho avuto la fortuna – ricorda il Maestro – di avere un padre pittore che mk ha insegnato gli elementi basilari dell’arte e della pittura: la prospettiva, il colore e tutto ciò che riguarda la tecnica ma anche la storia dell’arte del passato non solo in forma teorica ma anche pratica, attraverso il restauro di quadri antichi. Ho potuto dunque toccare con il mano il passato: la materia, la composizione dell’opera, le maestrie e le scuole di riferimento. Sono stato educato così fin da ragazzo. Mia madre ha fatto il passaggio successivo iscrivendomi alla scuola di pubblicità di Armando Testa il quale mi ha trasmesso la sua passione smisurata per l‘arte moderna”.
Michelangelo Pistoletto è uno degli artisti italiani più conosciuti al mondo. L’arte rappresenta per lui una terza via. Una sorta di panacea per evitare le polarizzazioni che la società contemporanea ci offre, costringendoci di fatto a scegliere.
Nel corso dell’incontro – promosso in stretta collaborazione con il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli-Museo d’arte contemporanea, una delle realtà più innovative del settore a livello internazionale – sono stati ripercorsi i momenti paradigmatici della sua sperimentazione nel campo delle arti visive, con uno speciale focus sul Terzo Paradiso, una rielaborazione del simbolo dell’infinito, punto di riferimento delle sue speculazioni teoriche più recenti. Secondo l’artista il primo paradiso è quello terrestre, regolato dalla natura, il secondo è quello guidato dall’intelligenza umana, che con il tempo è diventato artificiale. Pistoletto ha quindi propugnato l’avvento “di una terza dimensione, un progetto globale che consiste nel trovare un equilibrio tra l’intelligenza umana e quella della natura, per esprimere una nuova scienza del vivere”.
All’incontro leccese – moderato da Antonio Gnoni, giornalista, Tgr Rai Puglia – hanno preso parte anche Andrea Rollo direttore dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, Anna Maria Lifonso docente di Pedagogia e didattica dell’arte dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, Paola Zanini, project manager Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Francesco Saverio Teruzzi, coordinatore ambasciate e ambasciatori Rebirth / Terzo Paradiso Cittadellarte Fondazione Pistoletto, Biella, Lorenzo Madaro docente di Storia dell’arte dell’Accademia di Belle Arti di Lecce e Anna Pironti responsabile capo Dipartimento Edcazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.