Salvemini: “Lidl, la chiusura era inevitabile”
“Ieri mattina la Polizia Municipale ha disposto la chiusura del supermercato LIDL di viale della libertà in esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato del maggio scorso che ha sancito – a conclusione di un lungo giudizio amministrativo avviato dalla Discoverde srl (società anch’essa operante nella vendita a dettaglio) la nullità del permesso di costruire e dell’autorizzazione commerciale all’epoca rilasciate.
Il provvedimento odierno è stato quindi un inevitabile atto dovuto, seppur assunto nella dolorosa consapevolezza delle momentanee ricadute sui dipendenti impiegati. assunto a valle della doverosa ordinanza dirigenziale del 23 luglio scorso che assegnava 30 giorni di tempo per lo smaltimento delle scorte prima della chiusura. Impugnato da LIDL prima al Tar di Lecce, senza esito; poi al Consiglio di Stato, in via d’urgenza con decreto inaudita altera parte, ancora una volta senza esito;
poi nuovamente al Consiglio di Stato in camera di consiglio convocata il 3 ottobre e poi rinviata al 17 ottobre su richiesta della LIDL stessa.
In questi mesi l’Amministrazione Comunale ha lavorato per individuare una possibile soluzione urbanistica – seppur non semplice e dall’esito incerto – e comporre dentro una cornice di interesse pubblico una vicenda oggettivamente complicata. esito di un percorso politico amministrativo che nella consiliatura 2012-2017 metteva all’asta il terreno di viale della libertà attraverso un’attestazione di destinazione commerciale diversa da quella prevista dal Prg e dichiarata illegittima dal Consiglio di Stato.
tenendo sempre aperto il confronto – pur nel rispetto dei differenti ruoli – con LIDL a conferma della volontà di non considerare la chiusura immediata come unica ratio possibile (contemplata come legittima dalle norme e dalla giurisprudenza).
sorprende quindi legger oggi che LIDL si dichiari “profondamente delusa” perché al di là della prevedibile e doverosa iniziativa di difesa dei propri interessi essa sa perfettamente che la chiusura – tra l’altro anticipatamente comunicata – è inevitabile;
e che l’Amministrazione Comunale è disponibile a prendere in esame soluzioni urbanistiche capaci di rendere compatibile la presenza del supermercato dentro un progetto di valorizzazione delle funzioni pubbliche del lotto venduto.
da oggi si apre per LIDL la doverosa verifica delle condizioni di sostenibilità dell’investimento realizzato in viale della libertà nel contesto di una nuova cornice che impone alla stessa – se vuole evitare l’eliminazione della struttura -non solo l’eventuale versamento di una sanzione pecuniaria, ma anche la proposta di una convenzione col comune per dare alla città quei servizi d’interesse collettivo compatibili con la originaria destinazione del Prg. Noi restiamo in attesa”.