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Liverani cerca un Lecce voglioso di far bene. «Il Torino ha punti deboli»

E’ metà settembre, ma è già tempo per il Lecce di dare delle risposte concrete al suo tecnico e a tutto l’ambiente giallorosso. Le risposte che cerca Liverani sono di tenuta mentale e fisica dopo il buon approccio nei primi 20 minuti della gara con l’Inter, ma soprattutto dopo la deludente sfida casalinga contro il Verona. Contro il Torino, il Lecce dovrà essere differente rispetto alla gara con i veneti, differente nella voglia di andare a contrastare gli avversari e più determinato nell’offendere nelle occasioni che gli si proporranno domani sera (fischio d’inizio alle 20.45).

«Il nostro approccio dovrà essere di chi ha la fame di conquistare i primi punti del torneo.» Liverani vuole un approccio degno del Lecce visto nello scorso torneo di B, anche perché i granata hanno qualche sbavatura nel reparto arretrato. «I numeri dicono che il Torino è forte in attacco, ma concede qualcosa in difesa. Sono una squadra ben allenata e molto simile al Verona, affrontata da noi prima della pausa, nel modo di andare a contrasto nella zona mediana del campo. Voglio dei miei ragazzi un approccio totalmente differente rispetto a quella gara. Contro il Verona abbiamo subito molto quando loro giocavano tra le linee e sappiamo che dovremo essere più corti. Con il passare dei giorni la conoscenza tra i miei ragazzi migliora e questo può far ben sperare.»

Il tecnico giallorosso parla, infatti, di come i suoi giocatori abbiano vissuto queste due settimane di allenamenti. «In questi quindici giorni abbiamo recuperato qualcuno che non aveva brillantezza nelle gambe, perché arrivato in ritardo, ma soprattutto ho visto in allenamento la voglia di rivalsa dei ragazzi dopo la sconfitta interna.»

Mazzarri attuerà il suo classico 3-5-2, ma dove Zaza e Belotti sembrano in piena forma, anche perché il Torino ha svolto i preliminari di Europa League (battuto dal Wolverhampton) ed è, quindi, più avanti nella condizione atletica. Liveranni ha dei dubbi su quale formazione titolare schierare, soprattutto per il reparto offensivo. «A parte delle scelte obbligate in difesa, posso disporre di quasi tutta la rosa. Il gruppo è unito ed è molto competitivo per guadagnarsi una maglia da titolare. Dopo Torino, avremo tre gare in dieci giorni e quindi tutti avranno la chance per mettersi in mostra. Nella zona offensiva non nego di avere a disposizione un ottimo parco attaccanti e ogni volta manderò in campo tre giocatori offensivi, ma non mi piace parlare adesso di moduli. Già l’anno scorso, quando giocavano Mancosu e Falco, alla fine non si poteva dire che fosse un autentico 4-3-1-2, visto che Falco è una seconda punta atipica. Babacar? In allenamento ha già dimostrato il suo valore e il suo arrivo è stato dettato dalla voglia di migliorare e dare più alternative al reparto offensivo. Non ha ancora i novanta minuti nelle gambe ed è per questo motivo che devo capire se farlo partire dal primo minuto oppure inserirlo a gara in corso.»

Lo scorso anno fu un episodio fortunato nella sfida interna con il Venezia a determinare il cambio di rotta che portò i giallorossi verso la promozione in A. Adesso Liverani si aspetta un episodio simile per dare maggiore sicurezza alla squadra nel percorso di crescita, finalizzato ad esaudire al meglio le idee di gioco del tecnico romano. «Gli episodi positivi e negativi fanno parte del calcio e noi dovremmo essere bravi a guadagnarci quegli episodi che possono migliorare la nostra stagione che sarà, comunque, fatta fino alla fine di sacrifici.»