Non sarà Modric, al quale è accostato per la somiglianza somatica, ma per il Lecce Jacopo Petriccione vale quanto il giocatore croato. E lunedì per lui sarà il giorno del grande esordio in Serie A, una categoria che aveva sognato sin da quando giocava nella Primavera della Fiorentina. Invece di esordire in maglia viola, Petriccione giocherà questa sua prima tra i grandi del calcio con la maglia del Lecce di Liverani, la squadra e il mister che più di tutti hanno creduto nelle sue potenzialità. «Sarà emozionante esordire a San Siro, uno stadio che ho potuto ammirare solo una volta dalle gradinate.» Così esordisce il giocatore in conferenza stampa. «In tribuna verranno i miei genitori perché questo è il giusto premio ai tanti sacrifici fatti per farmi arrivare a questi livelli. Il percorso che mi ha portato alla massima Serie è stato particolare perché la Fiorentina non credette in me. Devo molto, invece, a mister Liverani che ho incontrato la prima volta durante l’esperienza di Terni. Quando arrivò, eravamo praticamente spacciati e lui riuscì a portarci in salvo. Non so dove sarei oggi se lui non mi avesse rivoluto qui a Lecce.»
Petriccione, poi, si sofferma a parlare del difficilissimo incontro di lunedì sera. «L’Inter ha un centrocampo fortissimo, non sta a me dirlo, con giocatori di grande valore. Noi dovremmo giocare con la consapevolezza che, se andiamo a San Siro per chiuderci e per non prendere gol, alla fine verremo puniti. Quindi, nel limite del possibile, cercheremo di giocare a calcio come abbiamo fatto lo scorso anno, cioè cercando di tenere il pallino del gioco e di attaccare.»
E proprio ritornando al film dello scorso anno, Petriccione rivive tra i cronisti il momento decisivo del gol contro lo Spezia. «Quel gol lo porterò sempre con me perché è stato fondamentale per la promozione. Fu una giornata indimenticabile. Come squadra ci conosciamo bene e i nuovi si stanno mettendo a disposizione per integrarsi subito. Rispoli, ad esempio, domenica aveva pochi allenamenti nelle gambe, ma ha fatto vedere ottime cose ed è stato importante per il successo come gli altri nuovi.»
A proposito di nuovi, sono rientrati in gruppo Mancosu, l’ucraino Shakhov e il rumeno Benzar, che è stato convocato nella sua Nazionale per gli impegni delle qualificazioni a Euro 2020. Sul fronte mercato il Lecce è a caccia sempre della punta di caratura internazionale e nelle ultime ore si sono fatti i nomi dell’argentino del Southampton Carrillo e dell’ex Porto Jackson Martinez. Tuttavia il direttore Meluso negli ultimi giorni di mercato potrebbe portare alla corte di Liverani anche un nuovo difensore centrale e un centrocampista di quantità. Se del centrocampista fu proprio Liverani a parlarne in una conferenza stampa di due settimane fa, sul fronte difesa il Lecce sembrerebbe apparentemente a posto. Però l’infortunio di Meccariello e la presenza di Dell’Orco in rosa, un giocatore più portato a giocare esternamente che non nel cuore dell’area, potrebbero spingere Meluso ad approfittare di qualche occasione nelle ultime ore di calciomercato.