Di Alessio Prastano
Doveva essere una semplice amichevole, un test estivo come gli altri in vista della prossima stagione del campionato di Serie D.
Invece, Perugia – Casarano si è trasformata in una guerriglia sugli spalti, con i tifosi di casa colpevoli di aver aggredito i sostenitori rossazzurri non solo verbalmente, ma anche fisicamente.
Secondo le ricostruzioni dell’accaduto, i tifosi ospiti cercavano posto a sedere presso l’unico settore esistente – la tribuna – all’interno dello stadio di Pietralunga. A seguito delle intimidazioni ricevute, le decine dei supporters casaranesi sono stati accompagnati dalla Digos fuori dall’impianto di gioco e dentro il pullman con il quale viaggiavano, in attesa di ulteriori sviluppi. Rifiutando pervenuto dalle Forze dell’Ordine, i salentini hanno preferito abbandonare l’impianto di gioco.
Preso atto della situazione, la società del Casarano ha ritenuto che non ci fossero le adeguate condizioni per far disputare l’incontro, rispettando di conseguenza i propri tifosi e prendendo una decisione all’insegna dei veri valori dello sport.
La società Casarano calcio ringrazia, tuttavia, i dirigenti del Perugia calcio per aver compreso la decisione e stigmatizzato l’accaduto.
Quando gli incontri si trasferiscono dal prato alla tribuna è sempre un segnale negativo per l’intero sistema calcistico che, anche durante una semplice amichevole, è contornato da eventi che macchiano la passione e la voglia di praticare questo sport.