SALICE SALENTINO – Sarà inaugurata domani sera alle 20.15, alla presenza del parroco e dell’amministrazione comunale, la nuova “pescheria di comunità” di Salice Salentino, accanto all’ex mercato coperto di Piazza Pace, nel cuore del centro storico e a due passi dalla piazza centrale del paese.
Un lavoro di squadra per un progetto di prossimità, maturato all’indomani del nuovo corso del mercato coperto che sarà trasformato in un centro ricreativo per anziani.
In quel mercato però, dal 1967 staziona la storica rivendita di prodotti ittici di Enzo Pacella, 70 anni, 60 dei quali passati dietro al banco di vendita, dapprima insieme al nonno, a papà Antonio da Gallipoli e al fratello maggiore Franco e, negli ultimi 5 lustri da solo a portare avanti la tradizione della famiglia di origine gallipolina.
Se nel ’67 Pacella a 18 anni prese la licenza infatti, già dieci anni prima il padre lo iniziò all’attività di famiglia mandandolo in giro ancora bambino, con l’autista, a bordo del furgone Simca con telone, per i mercati ittici di tutta la Puglia.
Dal’67 tutti i venerdì, giorno di mercato a Salice, lo storico pescivendolo si spostava dalla sede fissa al mercato coperto di piazza Pace, lasciando padre e fratello nella pescheria di famiglia in via Maria Cristina di Savoia. Dal 1994 invece, è presente nella struttura mercatale quotidianamente.
A 45 anni infatti, Pacella lasciò la pescheria, avrebbe continuato la sua strada da solo. Un coltello per le cozze, una vaschetta blu, due bilance una forza da titani e la licenza da ambulante per ritornare al mercato coperto, in via definitiva e da solo. Una delle scommesse più dure della sua vita.
Proprio dalla volontà di salvaguardare un pezzo di storia di una Salice antica che valica il secolo, fatta di incontri di vite e di storie in cui ancora riecheggiano le voci del banditore che ricordava l’arrivo del pesce fresco e quella dell’assessore alla Chiazza, forte della sacra liturgia della prossimità attorno al banco del pesce dove ritrovare nonni, genitori, se stessi bambini e scorci di un paese piccolo come oggi, ma più intenso e vivo, nasce la nuova rivendita, realizzata con impegno dall’amministrazione
comunale in un locale attiguo al vecchio mercato che chiude i battenti e si trasforma.
Per questo “la pescheria di Enzo” diventa oggi di comunità, avamposto di un patrimonio immateriale di tutti i salicesi, anello di congiunzione tra passato e futuro che resiste alle dure leggi dei tempi che cambiano.
In cui ognuno, come storia vuole, ci ha messo del suo: da Palazzo di Città la realizzazione fisica, da cittadini e amici la collaborazione per il trasloco, gli scatti storici da appendere alle pareti, la tinteggiatura di tavoli e cassette di legno, l’ordinazione di tende che fossero blu come il mare, in una sorta di corsa condivisa verso una pagina nuova in cui ognuno come è sempre stato, abbia la sua parte.
“Ringrazio tutti per l’amore e il rispetto da cui mi sento letteralmente travolgo – le parole di Enzo Pacella -. Vedere tanto bene attorno a sé non può che produrre altra positività. Siamo gente semplice, amiamo le piccole cose, la vita in fondo è questo…un giro di valzer da prendere col sorriso e il cuore aperto. Salice è un comunità piccola ma straordinaria”.
Dopo l’estate, all’interno del locale, saranno promossi incontri e iniziative a cadenza periodica, per tenere sempre vivo e ben saldo il legame con la cittadinanza.
All’inaugurazione, prevista per le 20.15 di domani, prenderanno parte, tra gli altri, il sindaco Tonino Rosato e il parroco di Salice don Massimo Alemanno.